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Pensioni: il governo presenta in Parlamento il piano per i rimborsi

domenica 10 maggio 2015, di Roberto Golino

Approvato l’Italicum e con la riforma sulla scuola in dirittura d’arrivo, il governo è pronto a concentrarsi sulla questione pensioni

La sentenza della Corte Costituzionale sull’illegittimità del blocco delle perequazioni per le pensioni tre volte superiori al minimo INPS previsto dalla riforma Fornero, ha di fatto complicato - non poco - i programmi del duo Renzi-Padoan. 

Leggi anche: Rimborsi sulle pensioni: la rivalutazione degli assegni dei contribuenti dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla riforma Fornero

Ad onor del vero, l’esecutivo ha mostrato massima cautela sul caso; esternando un discreto ottimismo anche all’indomani della sentenza.

In particolare, il ministro dell’Economia Padoan ha subito sostenuto l’intenzione del governo di rispettare le indicazioni della Corte Costituzionale, provando a gravare il meno possibile sulle casse dello Stato. 

Pur non essendo ancora noti i dati ufficiali relativi alla somma da restituire agli aventi diritto, si parla comunque di una cifra “monster”: l’ammontare, infatti, si aggirerebbe sui 16,6 miliardi di euro

Il governo da parte sua sembra già aver individuato le contromosse.
Il problema reale sarebbe rappresentato dalle fasce più alte e proprio su quei rimborsi la maggioranza avrebbe studiato degli accorgimenti per non gravare ulteriormente sui conti pubblici. 

Tali misure saranno presentate martedì in Parlamento, dove verrà fatto un punto della situazione.

L’intervento più significativo prevedrebbe una parziale erogazione iniziale, seguita poi da una rateizzazione.

Intanto l’UE continua a monitorare la situazione: la Commissione Europea spinge perché venga rispettato il Patto di stabilità, ma allo stesso tempo si mostra fiduciosa del fatto che Renzi riesca a trovare il bandolo della matassa.

Dopo la cautela esternata nei giorni scorsi, l’UE è tornata a mostrare ottimismo attraverso la figura di Jeroen Dijsselbloem, ministro delle Finanze olandese e presidente dell’Eurogruppo.

Dijsselbloem si è incontrato ieri a Roma con Padoan per discutere soprattutto della questione greca, ma ’stuzzicato’ dalle domande dei cronisti, in merito alle conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale, ha così commentato:

"Sono fiducioso che il governo italiano prenderà la giusta decisione".

Sulla questione si è espresso poi lo stesso Padoan:

"Ho accennato al collega Dijsselbloem i contenuti della sentenza e ho confermato che il governo sta lavorando nel rispetto dei termini della sentenza a misure che minimizzino l’impatto sui conti pubblici, anche nel rispetto degli obblighi imposti dalle regole Ue".

Intanto da Bruxelles, un portavoce della Commisione Europea fa sapere che non è stata imposta alcuna scadenza all’Italia per comunicare come risolvere il problema. Tuttavia, nonostante i proclami, il governo è a conoscenza che si appresta ad affrontare una settimana decisiva.

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