Durante la trasmissione L’Ultima Parola, il video di Paolo Barnard che parla di economicidio riferendosi alle politiche di Mario Monti.
Il 25 maggio 2012, Paolo Barnard, durante la trasmissione "L’ultima parola", condotta da Gianluigi Paragone, definì Mario Monti un "criminale e un bugiardo". Lo ha ripetuto venerdì scorso, chiedendo al presidente del Consiglio di querelarlo e portarlo in tribunale. Solo così, ha spiegato Barnard, si potranno portare in tribunale le prove dell’economicidio che il nostro Paese sta subendo.
Paolo Barnard e il crimine europeo
Già su questo sito ci si è chiesto se Paolo Barnard sia utile o dannoso, dandovi l’opportunità di decidere da quale due parti pendere. Il pamphlet di Barnard, "Il più grande crimine", è alla portata di tutti (in pdf, ma anche visibile su YouTube): qui si parla di golpe europeo e di tecnocrazie che intendo controllare politica ed economia a sfavore delle masse e a favore di piccole minoranze aristocratiche. Un’analisi lucida e attenta che, se approfondita, può portare diversi punti a favore, come possiamo ben vedere nella creazione di piccoli Robespierre sparsi in tutti i Paesi della zona Euro (qui in Italia il paragone è stato già parecchio abusato).
In pratica, l’idea di far diventare i Paesi in questione gli Stati Uniti d’Europa, a livello americano, è rimasta per l’appunto solo una mera illusione.
Barnard parla di economicidio
Monti è davvero un criminale? Ognuno può farsi la propria idea: molto probabilmente la maggioranza delle masse povere e scandalosamente in difficoltà la pensano a questo modo, così come i figli di quegli uomini che si sono uccisi perché non sopportavano più il nuovo corso che l’Italia ha intrapreso.
L’ultima invettiva, d’altronde, è stata una risposta forte e decisa a una lettera di un ragazzo, Vincenzo, che ha perso il padre perché le banche hanno rifiutato di concedergli un prestito, dopo che il suo lavoro ha risentito del calo degli ordini. "Monti sta vendendo questo Paese alla speculazione finanziaria di poche centinaia di persone e a quelle banche che prendono miliardi quasi gratis e che a tuo padre rifiutarono 10mila euro per salvarsi la vita", ha tuonato Barnard. "Questo è un economicidio! Le ragioni della morte di tuo padre potevano essere evitate con un anno di lavoro". "Questi sono crimini contro l’umanità", ha concluso "ma siete tanti là fuori e lo sarete sempre di più".
Cosa ha portato Mario Monti al Paese?
Certo, la differenza tra Mario Monti e Silvio Berlusconi si vede eccome e le figuracce a livello internazionale sono diventate solamente un brutto ricordo. Ma se si nota l’incidenza di Monti sulla crescita del nostro Paese, di certo, i numeri non sono affatto a suo favore.
L’Italia non se la sta passando bene, e lo spread, che per ora si aggira intorno ai 350 punti base, potrebbe ben presto risalire oltre i 400 pb, appena l’effetto Mario Draghi svanirà (e per molti economisti è solo questione di poco). Quali sono i meriti di Monti? Andando a vedere i numeri, non ne troviamo molti: aumento della disoccupazione, deficit identico al 2011, rapporto tra Prodotto interno lordo e debito pubblico ha registrato un incremento del 6%; tutto questo mentre la domanda interna sta lentamente decrescendo (si registrerà una brusca frenata dai consumi dalla fine del 2012 a tutto il 2013).
Mario Monti è davvero un criminale?
Bastano queste cifre per affermare che Mario Monti è un criminale? No. Sotto questo aspetto, criminale potrebbe essere l’intera classe politica italiana e un Paese che annuisce troppo spesso con la testa e si adagia su un letto di letame pensando forse che le cose potrebbero andare peggio. La verità è che si sentono molte parole e si vedono pochi fatti da parte dell’opinione pubblica italiana: che forse si attenda un supereroe che cambi le carte in tavola? La criminalità, intesa in senso lato, è fin troppo estendibile per riversare le colpe su un uomo solo. E così anche a livello europeo: qualora la teoria di Barnard fosse vera, è ovvio che la criminalità andrebbe estesa a quelle piccole aristocrazie che desiderano "tenersi tutto per sé". E’ da fin troppo tempo, dopotutto, che le politiche dei Paesi, soprattutto di quelli in difficoltà, è amministrata da Bruxelles, a discapito delle crescite dei Paesi stessi, bloccate da manovre lacrime e sangue, austerity e tagli.
Con l’aumento delle tasse dirette e indirette e i tagli al welfare, cosa che sta accadendo in tutti i Paesi dell’Europa del sud, gli unici svantaggi sono rivolti alle classi povere. E’ un dato di fatto.
Anche Romano Prodi è un criminale secondo Barnard
L’attacco di Barnard è forse più costruttivo quando si parla di Europa, anche se i termini, spesso, potrebbero andare a discapito delle sue idee: a Tgcom24, ad esempio, allo stesso livello di Monti, Barnard ha attaccato Romano Prodi, uno dei principali fautori dell’ingresso dell’Italia nell’Euro.
"Quando è andato al governo eravamo la settima potenza del mondo, oggi siamo servi", ha dichiarato Barnard. "Romano Prodi per me è un criminale". E le parole non sono state dolci neppure per Silvio Berlusconi: "E’ stato disastroso. Non è stato uno statista e nel novembre 2011, anziché tenere duro di fronte al colpo di Stato dell’Europa, si è dimesso".
Paolo Barnard è sostanzialmente un teorico, ma per valutare se le sue idee possano essere messe in pratica, l’unica cosa da fare consiste nell’informarsi sulle sue proposte, come l’introduzione della Modern Money Theory, di cui ci siamo già occupati più volte in questo sito, e farvi una vostra idea al riguardo.
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