Home > Altro > Archivio > Oro: analisi tecnico-fondamentale di lungo periodo proietta i prezzi verso (…)
Oro: analisi tecnico-fondamentale di lungo periodo proietta i prezzi verso 1.000$
giovedì 12 dicembre 2013, di
L’oro sta per archiviare il 2013 con la prima perdita annuale dopo ben 12 anni consecutivi di guadagni. Da inizio anno il metallo prezioso sta perdendo più del 33% del proprio valore, mentre dai record storici di 1.921$ di settembre 2011 la perdita raggiunge il 53%. Il declino del bene rifugio per eccellenza dei mercati finanziari è dovuto ad una lunga serie di fattori, che stanno giocando contro l’oro ormai da diverso tempo. Innanzitutto la richiesta di beni rifugio è su livelli minimi, complice il boom dei mercati azionari e obbligazionari. I rischi di inflazione sono sempre più bassi, tanto che ormai le banche centrali stanno mettendo in campo diverse misure di allentamento monetario per allontanare lo spettro della deflazione.
Il debito pubblico europeo è tornato sotto controllo, grazie alle imponenti misure di austerità e di consolidamento fiscale dei paesi appartenenti all’unione monetaria europea. La crisi dell’euro sembra ormai solo un lontano ricordo, per cui l’oro diventa meno appetibile come moneta alternativa rispetto a quando si temeva addirittura il disfacimento della moneta unica. I grandi hedge funds hanno da tempo abbandonato l’oro, dopo aver incamerato profitti esaltanti negli anni precedenti. George Soros ha chiuso le sue posizioni lunghe già molti mesi fa e altri grandi trader hanno seguito il suo esempio. I riscatti dal più grande Etf che investe sull’oro fisico hanno raggiunto livelli record, mentre le banche centrali hanno diminuito drasticamente gli acquisti.
Senza contare che la domanda ad uso investimento è ai minimi, mentre l’India ha dovuto rallentare con decisione l’import di oro a causa del crollo della rupia e dei gravi problemi della bilancia dei pagamenti. New Delhi ha raddoppiato le tasse sull’import di oro, spingendo i consumatori a ridurre la domanda. Un altro elemento che ha contribuito a mettere sotto pressione il metallo giallo è stato quello delle aspettative di avvio del tapering della Federal Reserve, che dovrebbe partire quasi certamente all’inizio del 2014 (salvo sorprese dall’ultima riunione del 2013 prevista per mercoledì 18 dicembre).
Il quadro tecnico di medio-lungo periodo dell’oro è diventato piuttosto debole. I prezzi stanno cercando di tenere i supporti fondamentali di area 1.200$, ma in caso di violazione di questo livello potrebbe esserci un nuovo robusto sell-off. Sotto 1.200$ c’è spazio per un veloce test dei minimi dell’anno di 1.180$, toccati sul finire di giugno scorso. Tuttavia, l’aumento della pressione ribassista potrebbe provocare un nuovo crollo delle quotazioni fino alla soglia psicologica dei 1.000$, dove dovrebbero tornare ad affacciarsi i grandi compratori. Il 2013 potrebbe, però, chiudersi con una quotazione superiore ai 1.200$, ma difficilmente si andrà sopra i 1.300$.