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Nuove regole UE per i mutui: quali sono le novità?

giovedì 12 settembre 2013, di Valentina Pennacchio

Proprio qualche giorno fa vi abbiamo proposto l’inchiesta di Altroconsumo sulle difficoltà di chiedere un mutuo, materia calda e cara ai contribuenti per cui sta per cambiare qualcosa.

Da Bruxelles arriva la notizia: nuove regole per i mutui al fine di garantire una maggiore tutela per i consumatori, i quali avranno diritto ad una maggiore trasparenza e concorrenza e dovranno essere meglio informati sui costi e i rischi a cui andranno incontro.

A tale scopo si mira ad abolire il rischio subprime e le fluttuazioni eccessive dei tassi variabili, introducendo una "soglia di sopravvivenza minima".

Insomma, stesse regole (anche se ancora provvisorie) per tutti i Paesi UE, i quali dovranno recepire la normativa, applicandola sul territorio nazionale. Una decisione quasi necessaria visto che il mercato dei mutui rappresenta il 52% del PIL europeo.

Alfredo Pallone (Deputato Parlamento Europeo Gruppo PDL – PPE) ha così commentato le nuove regole:

“Da un lato è stato protetto il settore bancario da un’ingessatura che avrebbe solo aumentato la burocrazia e i costi e dall’altro sono stati tutelati gli interessi dei consumatori assicurando una migliore tutela ed una maggiore informazione".

Quali sono le novità?

Cosa cambia con la rivoluzione delle regola sui mutui? Dando uno sguardo, nel nostro Paese le novità non saranno così rilevanti. In generale, ecco quanto ha deciso Bruxelles:

  • le banche dovranno fornire in maniera obbligatoria un modello standardizzato in cui dovranno essere indicati: rischi, costo totale e conseguenze finanziarie di lungo termine;
  • le condizioni offerte ai clienti dovranno corrispondere, indicativamente, alla loro situazione finanziaria;
  • i clienti dovranno avere 7 giorni di tempo per decidere se siglare il mutuo e 7 giorni dopo la stipula necessari, eventualmente, a recedere;
  • sarà introdotta l’abolizione delle penalità per il rimborso anticipato (in Italia vigente già dal 2007 grazie al Decreto Bersani). Purchè nel contratto sia prevista questa clausola, sarà possibile rimborsare il prestito mediante la restituzione delle garanzie;
  • il pignoramento dovrà essere “l’ultima risorsa” e l’eventuale vendita dell’immobile dovrà rispondere al principio del miglior prezzo (a copertura di un eventuale debito residuo). Soprattutto, si dovrà trovare una soluzione abitativa alternativa per coloro che perdono la propria casa;
  • il cliente, per i prestiti in valuta estera, avrà diritto ad essere informato, prima della stipula del contratto, circa la possibilità di un eventuale aumento dell’importo delle rate. In alternativa, il cliente potrà avere facoltà di cambiare la valuta, ma a determinate condizioni e al tasso di cambio specificato nel contratto di prestito.

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