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Mini Imu 2014, possibile cancellarla con una tassa sul gioco d’azzardo?

sabato 4 gennaio 2014, di Valentina Brazioli

Mini Imu 2014: non è ancora detta l’ultima parola? Forse. A poche settimane dalla fatidica scadenza per pagare ciò che rimane della vecchia imposta della prima casa, i sindaci emiliano-romagnoli fanno sapere che non ci stanno, e si appellano al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del Consiglio Enrico Letta. In una missiva a loro indirizzata, infatti, propongono di evitare ai cittadini di iniziare l’anno con una mini stangata sulla prima abitazione, sostituendola però con un’imposta sul gioco d’azzardo, senza quindi pretendere di mettere a rischio i già traballanti conti pubblici. L’iniziativa dei primi cittadini dell’Emilia Romagna, capeggiati dal sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, sembra aver raccolto adesioni bipartisan, compresa quella di Federico Pizzarotti, esponente di quel Movimento a Cinque Stelle sempre restìo al gioco di squadra al di fuori del proprio perimetro politico.

Le reazioni del Governo: che cosa succederà?

Pur mancando ancora una presa di posizione definitiva da parte dell’esecutivo, al momento si registrano reazioni all’insegna della prudenza. Infatti, il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, ha voluto innanzitutto fare cenno alle difficoltà di modificare le normative nel settore del gioco d’azzardo, pur garantendo un’attenta valutazione della proposta. Eppure il sindaco Matteucci ha raccontato una storia un po’ diversa, parlando addirittura di un accordo con lo stesso Delrio, il quale, a suo dire, si sarebbe impegnato a presentare un emendamento che ricalcherebbe in pieno la proposta dei sindaci dell’Emilia Romagna, arrivando così all’abrogazione della mini Imu di gennaio. A questo punto non ci resta che aspettare e vedere: il banco di prova sarà, verosimilmente, il dl Imu-Bankitalia in approdo in Aula al Senato il prossimo 8 gennaio.

La proposta dei sindaci emiliano-romagnoli, in effetti, offre più di uno spunto di riflessione, denunciando come l’immenso giro d’affari del gioco d’azzardo in Italia (100 miliardi nel 2013) abbia visto, paradossalmente, un calo del prelievo fiscale dal 30 per cento di 10 anni fa, fino all’attuale 10 per cento. Numeri che lasciano l’amaro in bocca, soprattutto se consideriamo le allarmanti statistiche sulla ludopatia nel nostro Paese.

Le scadenze di mini Imu e Tasi

Tutto questo, proprio in un momento durante il quale l’epopea sulla tassazione immobiliare continua a vivere giorni particolarmente confusi. Siamo infatti ancora in attesa di capire che cosa succederà alla Tasi, che rischia, ogni giorno di più, di assomigliare pericolosamente alla vecchia e contestata Imu. Insomma, mentre aspettiamo di scoprire se il 24 gennaio dovremo effettivamente pagare la mini Imu, resta anche da capire cosa ne sarà della scadenza prevista per la Tasi (il 16 gennaio). Se, come pare sempre più probabile, l’8 gennaio potrebbe arrivare il temuto emendamento governativo a incrementarne la portata, sarà difficile immaginare di imporre una scadenza così ravvicinata in mancanza di certezze su aliquote e detrazioni.

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