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L’Eurozona non è fuori pericolo. Ce lo dice S&P’s
giovedì 5 dicembre 2013, di
L’agenzia di rating Standard & Poor’s (S&P’s) mercoledì ha affermato che molti paesi saranno probabilmente declassati nel 2014. Tra questi troviamo l’Europa, il Medio Oriente e L’Africa ancora una volta a rischio nonostante i miglioramenti fatti osservare quest’anno.
In un’intervista alla CNBC Moritz Kraemer, funzionario capo per i rating sovrani di S&P’s, ha affermato che l’Eurozona ha ancora molta strada da fare dal punto di vista delle misure di aggiustamento dei conti pubblici, e che la crisi finanziaria sta gradualmente riemergendo invece che terminando.
Cosa fare per uscire dalla crisi?
Riportando le parole di Kraemer
Ricordiamo un attimo di cosa stiamo parlando. Quando l’Euro è stato introdotto i paesi della periferia dell’Eurozona sperimentavano crescenti surplus di partite correnti che finanziavano con debito estero. Questo processo si è arrestato con lo scoppio della crisi finanziaria e adesso quei paesi sono costretti a combattere con alti livelli di debito.
Secondo Kraemer i paesi della periferia dovrebbero generare surplus commerciali con il resto del mondo per poter stabilizzare e migliorare la loro situazione:
E’ evidente che un simile risultato non può essere ottenuto dal giorno alla notte. E’ un processo lungo e laborioso. E quello che noi crediamo è che è stato fatto molto per migliorare la situazione dei paesi periferici, ma che può e deve essere fatto ancora di più.
Olanda declassata e Regno Unito in sorprendente ripresa
Giusto venerdì scorso. S&P’s ha abbassato il rating dell’Olanda ad AA+ da AAA, ritoccando le sue previsioni per le economie che stanno lottando per combattere la crisi come Spagna e Cipro.
Nella trasmissione, S&P’s ha affermato di essere molto sorpresa della forza della ripresa economia del Regno Unito nel 2013. Ciò spingerebbe l’agenzia di rating ad intraprendere alcune analisi che potrebbero alterare le sue previsioni sull’economia inglese.
S&P’s è l’unica tra le tre maggiori agenzie di rating (Moody’s Investors Service; Fitch Ratings e, appunto, S&P’s) a dare ancora al Regno Unito la tripla A, nonostante nell’outlook abbiano dato un parere negativo sull’andamento dell’economia.
Lo stesso Kraemer ha affermato che
Quello che faremo prima di prendere una decisione sarà quello di monitorare da vicino l’Autumn Statement che verrà annunciato giovedì e vedere il da farsi. Discuteremo di questo internamente; ne parleremo con il governo e successivamente pronunceremo le conclusioni alle quali siamo giunti. Per adesso però il rating sull’economia rimane negativo, nonostante il paese mantenga la tripla AAA.
L’ESMA critica S&P’s
Kraemer ha parlato alla CNBC dopo che l’influente European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato un report criticando le tre principali agenzie di rating, accusandole di basarsi eccessivamente sul supporto dello staff meno esperto e di affidar la divulgazione delle decisioni sui rating a parti terze non autorizzate.
L’ESMA ha reso noto che sta pensando di prendere provvedimenti contro le agenzie che adottino decisioni che infrangano i regolamenti.
Libera traduzione da Kiran Moodley per la CNBC