Jamie Dimon: se l’Europa non cambia marcia, non potrà sopravvivere

Jamie Dimon, Ceo di JP Morgan, torna a far parlare di sé e mette in chiaro che l’Euro e l’eurozona, così come sono strutturate non possono andare avanti ancora a lungo. Pesa infatti il momento di instabilità politica e la poca fiducia che la maggior parte dei cittadini ripongono nelle istituzioni europee.

Se l’Europa non cambierà marcia e non si muoverà in modo differente non riuscirà a sostenere la politica monetaria ancora per molto. Dimon mette inoltre in luce come l’aumento del consenso dei leader populisti non sia che una spia della direzione che sta prendendo l’Europa.
Il 2017 rischia infatti di essere il momento di conclusione dell’unione, sia monetaria che politica.

“The Euro zone may not survive” (L’euro zona non può sopravvivere) dice Dimon in un’intervista a Bloomberg Television. I motivi che hanno portato al tracollo non sono infatti stati analizzati dai leader europei e per tale ragione si è arrivati al collasso.
Ecco cosa potrebbe accadere quest’anno all’euro e l’euro zona e quali potrebbero essere le causa della disfatta.

Jamie Dimon mette in guardia: per l’euro zona potrebbe essere l’ultimo anno

L’ultima volta abbiamo visto come Dimon e la JP Morgan avessero cercato in ogni modo di far vincere il Sì al referendum costituzionale italiano. Torna adesso ad esprimere la sua opinione e mostrare l’incredulità sulle decisioni prese dai leader europei.

Dimon infatti si aspettava che, dopo la decisione dell Gran Bretagna di uscire dall’Unione, i maggiori leader europei si sarebbero chiesti in cosa si era stagliato, quale fosse stato l’errore. Invece tutto ciò non è avvenuto e a quanto pare non ci si è interrogati sulle motivazioni che hanno spinto a cambiare direzioni.

Ma lo stesso è avvenuto in passato con la Grecia e come sarà per ogni altro tipo di economia dei paesi del gruppo. Dimon sembra essere piuttosto pessimista sul futuro dell’euro zona e mostra la sua apprensione per il nuovo potere che stanno avendo i partiti fortemente nazionalisti.
Il 2017 è inoltre l’anno delle elezioni e i passaggi cruciali non sono pochi, prime tra tutte le elezioni in Belgio e Francia.

In entrambi i paesi la vittoria della destra nazionalista e antieuropeista non sembra essere una possibilità poi così remota. Per Jamie Dimon è arrivato il momento che l’Europa diventi più competitiva e che imposti delle politiche differenti da quelle intraprese fino a questo momento.

Si deve infatti smettere di abbassare gli stipendi e diminuire sempre più l’offerta di lavoro, dato che così si crea sempre più malcontento e odio. Solo dando una nuova marcia e soprattutto una nuova spinta all’Unione si rischierà quello che ormai sembra essere un futuro già deciso: la dissoluzione della moneta unica.

Jamie Dimon e l’era Trump

A pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump il Ceo di JP Morgan si mostra soddisfatto della squadra del 45° Presidente, dal momento che sono state inserite tutte persone competenti e che potrebbero portare gli Stati Uniti a fare un notevole passo avanti.
La reazione populista è, secondo Dimon, derivata dal panico generale che è stato creato dai media.

Anche questione dei rapporti con la Cina non è così complessa come molti vogliono dare a credere e non ci si deve preoccupare per il futuro. Avendo infatti una buona squadra di governo, formata da persone tutte molto competenti i rischi di incorrere in errori di valutazione sono molto inferiori a quanto la gente pensi.

Riferendosi poi, sia alla questione Trump che per l’euro zona, afferma che si deve sempre imparare da ciò che è stato fatto di buono nella precedente amministrazione. Valorizzare ciò che andava bene e cercare invece di correggere le cose che non erano idonee, questo è quello che dovrebbero fare i leader politici europei e non.