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Italia: spread in rialzo, OMT sempre più vicino? Dopo il downgrade, cosa ci aspetta?

martedì 12 marzo 2013, di Federica Agostini

L’Italia rischia una nuova ondata di febbre da spread? Tra downgrade, PIL in contrazione e l’impasse politico che aleggia minaccioso sul presente e sul futuro del Paese, cosa ci aspetta? Sarà proprio l’Italia a diventare la "ragazzaccia" dell’Europa e la prima a far ricorso al piano OMT?

"L’Italia rischia di esplodere"

"L’Italia rischia di esplodere questa settimana" spiega Joe Rundle della ETX Capitol. "Oltre al downgrade, in questo momento c’è un avvicinamento tra i tassi di interesse sui titoli italiani e quelli spagnoli che sottolinea la possibilità che la curva dei tassi italiani superi quella dei tassi spagnoli: l’ultima volta che ciò è accaduto, eravamo nel pieno della crisi dell’Eurozona".

L’incertezza politica in Italia, spiega poi Rundle, rischia di mandare il paese "a rotoli".

Italia: un paese in pausa?

Domenica, il M5S di Beppe Grillo ha ripetuto nuovamente il proprio intento di voler guidare l’Italia e non limitarsi a formare semplicemente un’alleanza con gli altri partiti.

I commenti di Grillo erano successivi alla notizia del downgrade di Fitch; il paese è stato declassato a BBB+ con outlook negativo (il che implica la possibilità di futuri downgrade) e la ’colpa’ è da attribuirsi al risultato delle elezioni di febbraio, considerato inconcludente. La "poltrona del potere" è ancora vacante, e le riforme strutturali sono state posticipate a quando qualcuno otterrà la maggioranza di governo.

Febbre da spread: il rischio della settimana?

All’apertura dei mercati di lunedì, l’indice FTSE MIB era sceso dello 0.5%. Secondo Rundle i guadagni delle ultime settimane saranno pareggiati in breve tempo: "Credo che i tassi Italiani siano destinati ad impennarsi rapidamente, mentre in Spagna scenderanno. In questo modo, l’Italia sarà la prossima ’ragazzaccia’ d’Europa, molto di più rispetto a quanto non sia stata la Spagna sino ad oggi. E’ questo, a mio avviso, il maggiore pericolo che incombe sull’Italia questa settimana".

La "ragazzaccia" dell’Eurozona

I tassi sui Btp decennali sono aumentati di 7 punti base ieri mattina, fino al 4.65%. I tassi sui Bonos equivalenti spagnoli sono scesi di tre punti base, al 4.73%.

"I mercati del debito continuano a sottovalutare il pericolo rappresentato dall’instabilità italiana nel contesto della periferia (dell’Eurozona) e la forza della richiesta di un passaggio da un patto sull’austerità ad uno sulla crescita," si legge in una nota RBS rilasciata lunedì.

Segue la banca: "Riteniamo che tali rischi possano emergere con maggiore forza nel quadro di un possibile ritorno alle urne da parte degli italiani, non prima del prossimo 15 maggio. Nel frattempo, il mercato dello spread continuerà a fare pressione, supportato dall’evidenza dei dati tecnici e macro".

Il downgrade: quanto ci costa?

Fitch ha valutato l’Italia al livello BBB+ con outlook negativo, comunque a tre gradini al di sopra del livello junk (’spazzatura’) e uno al di sopra della Spagna. Moody’s valuta l’Italia col rating Baa2, appena un notch sopra lo status di spazzatura. Secondo S&P, il rating dell’Italia è BBB.

Secondo gli analisti della Bank of Tokyo Mitsubishi, l’impatto del downgrade di Fitch potrebbe essere per questo più moderato. Durante la giornata di ieri, lo spread tra i titoli italiani e quelli tedeschi è aumentato di 10 punti base, ma "i mercati stanno funzionando su base giornaliera e si potrebbe dire che la decisione di Fitch non avrà grande impatto sulla curva dell’andamento dell’Euro", ha spiegato la banca, pur sottolineando come a questo punto il rischio è che possano piovere ulteriori downgrade da parte delle altre agenzie di rating.

Vittorio Grilli, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha spigato alla CNBC di essere fiducioso riguardo alla possibilità di una soluzione tra le parti politiche in Italia, sebbene le importanti riforme strutturali previste dal cammino dell’Eurozona non possano essere rimandate oltre. Poco dopo il downgrade da Fitch, Grilli ha detto alla stampa:

"E’ evidente, la comunità internazionale e i mercati preferiscono la certezza, all’incertezza. Per questo, più in fretta saremo in grado di fornire stabilità e trasparenza sul futuro politico e amministrativo del Paese, minori saranno le conseguenze per l’Italia."

Italia: prossima candidata al piano anti-spread?

Grilli respinge l’idea che il Paese, per il quale Fitch prevede che si arrivi ad un picco del debito pari a il 130% del Pil, possa essere il primo ad aver bisogno di sottoscrivere al piano di condizionalità per ricevere gli aiuti garantiti dall’Europa, attivando così per la prima volta il piano anti-spread o OMT (Outright Monetary Transaction).

Conclude poi Grilli:

"Secondo me e secondo la posizione del Governo Monti, l’Italia non ha bisogno di alcun piano OMT, non abbiamo bisogno di finanziamenti...Non è una questione di finanziamenti, ma piuttosto quella di voler proseguire col programma di riforme strutturali già avviato. Un paese grande e importante come l’Italia deve trovare da sé la forza di portare a compimento le riforme necessarie."

Traduzione a cura di: Federica Agostini Fonte: CNBC

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