Italia: esportazioni destinate a crescere grazie all’effetto Trump?

Le esportazioni italiane nei prossimi mesi sarebbero destinate ad aumentare più delle importazioni. È questa la previsione fatta da alcuni analisti e istituti di ricerca indipendenti che vedrebbero nell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca un traino per l’economia italiana.

Questa tendenza, che avrebbe ricadute positive sul Pil italiano, sarebbe comprovata da almeno due tendenze: la ripresa del commercio internazionale che dovrebbe giocare a favore di un eventuale aumento dell’export; il raffreddamento e la scarsa fiducia nei consumi delle famiglie italiane che dovrebbe tradursi in un acquisto minore di beni stranieri.

Ma come l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e le conseguenti politiche che la sua presidenza adotterà potranno giocare a favore dell’economia italiana?

Vediamo di seguito come potrebbe essere favorita l’esportazione italiana con la presidenza di Trump e per quali ragioni sono state svolte queste analisi.

Export Italia in aumento: le analisi per l’era Trump

In primis molti analisti si aspettano che un aumento della domanda interna negli Stati Uniti, che dovrebbe essere sostenuta dagli stimoli fiscali promessi dal nuovo presidente, possa rilanciare le importazioni dall’estero.
L’aumento di import negli Stati Uniti dovrebbe così giocare a favore dei paesi dell’area euro come l’Italia, che potranno altresì beneficiare del minore peso dell’Euro sul dollaro.

A prescindere dall’effetto che la presidenza Trump potrà avere sull’aumento delle esportazioni italiane, Prometeia (azienda di Consulenza, Software e Ricerca Economica) ha stimato che le esportazioni italiane nei prossimi mesi sono destinate a crescere di circa il 2,9% rispetto al dato, anch’esso in crescita, delle importazioni che dovrebbe attestarsi attorno al 2,2%.

Dello stesso avviso Ref (società di ricerca e consulenza su acqua, rifiuti, servizi pubblici, economia italiana e internazionale) che ha previsto per l’Italia un aumento delle esportazioni del 3,0% contro il 2,5% dell’aumento delle importazioni.

Di ben altro avviso le stime effettuate dal Dipartimento del Tesoro italiano che invece prevedono un maggiore aumento delle importazioni (3,6%) rispetto alle esportazioni (2,5%).

Per vedere gli ultimi dati riferiti all’import e export italiano è disponibile l’articolo

nei prossimi mesi potrebbe giovare alla nostra economia, la percezione del neo-presidente degli Stati Uniti in Europa non è affatto positiva.

Secondo i risultati di un’indagine effettuata da YouGov, società britannica specializzata in sondaggi, per conto del magazine tedesco Handelsblatt, l’elezione di Donald Trump non lascerebbe del tutto tranquilli i cittadini europei.

In particolare i cittadini di Germania e Francia alla domanda se “l’Europa dovrebbe rafforzare, diminuire o lasciare invariati i rapporti con gli Stati Uniti", si sono espressi per lo più a favore della terza soluzione, mentre solo una percentuale esigua si è detta favorevole a un eventuale rafforzamento delle relazioni.

Al contrario, il 41% degli intervistati americani ha espresso il desiderio di un rafforzamento dei rapporti tra Stati Uniti e Europa, mentre solo il 9% ha dichiarato che vorrebbe un allentamento delle relazioni. Il dato più interessante è però quello che fa emergere come i sostenitori di Donald Trump siano più entusiasti dell’amicizia con l’Europa rispetto ai fan di Hillary Clinton: il 55% dei "trumpisti" si è infatti detto a favore di una partnership più forte con i paesi della zona euro.

All’entusiasmo degli americani non corrisponde tuttavia quello dei cittadini europei (la ricerca prendeva come oggetto quelli tedeschi, francesi, inglesi, svedesi, danesi e finlandesi): il 60% dei tedeschi riterrebbe che Trump renderà il mondo un posto “più pericoloso”, sentimento condiviso dai cittadini francesi (53%) e da quelli inglesi (61%).