Italia: Napolitano al centro della bufera. Ecco l’immagine di un paese sempre più diviso

In Italia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si trova ad affrontare la prova più grande della sua carriera durante le sue ultime settimane in carica, mentre cerca di porre fine alla situazione di stallo che impedisce la formazione di un nuovo governo più di un mese dopo le elezioni.

Napolitano si è impegnato a rimanere in carica al Quirinale fino al termine del suo mandato il 15 maggio per sconfiggere la minaccia immediata di ulteriori turbolenze.

La nuova soluzione

Ha nominato 10 uomini, tra cui il ministro degli Affari europei Enzo Moavero e politici dai blocchi di centro-sinistra e centro-destra per proporre una serie di misure urgenti che potrebbero essere sostenute da tutte le parti.

I dettagli verranno resi noti martedì, ma si prevede che includeranno il taglio del costo della politica e la sostituzione della legge elettorale ampiamente criticata, per evitare il ripetersi della situazione di stallo nelle prossime elezioni.

"Sarebbe un disastro tornare alle elezioni senza aver riformato la legge elettorale prima", ha detto alla Repubblica Valerio Onida, ex capo della Corte costituzionale che fa parte del gruppo consultivo.

Cambierà qualcosa?

Tuttavia, ci sono poche illusioni che questa soluzione, in linea con una lunga tradizione nella politica italiana, potrà offrire la speranza di superare le profonde divisioni che hanno impedito ai partiti di raggiungere un accordo.

"La storia politica dimostra, ahimè, che ogni volta che qualcuno non vuole decidere qualcosa, cosa succede? Si istituisce una bella commissione", ha detto a La Stampa Daniela Santanchè.

Ha detto che non c’era alternativa alla richiesta di Berlusconi di condividere il potere in una coalizione con il centro-sinistra, la formazione guidata da Pier Luigi Bersani, che ha più volte detto che non avrebbe mai avuto a che fare con il tormentato miliardario al centro degli scandali.

"Altrimenti si va alle elezioni, che siamo sicuri di vincere. Non ci sarà nessun’altra alternativa", ha detto.

Instabilità

Napolitano, membro di un gruppo di studenti anti-fascisti durante la seconda guerra mondiale ed ex comunista, ha vinto grande rispetto in Italia e in Europa per la sua gestione della crisi politica e finanziaria del 2011 che fece cadere l’ultimo governo Berlusconi.

I quotidiani hanno riferito che il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha chiamato Napolitano per esprimere preoccupazione circa le sue dimissioni in un momento di crescente tensione nei mercati finanziari.

I tre blocchi principali in parlamento - quello di centro-sinistra di Bersani, l’alleanza di centro-destra di Berlusconi e il Movimento Cinque Stelle anti-establishment di Beppe Grillo - si sono tutti aggrappati a richieste che hanno impedito la formazione di qualsiasi governo.

Bersani, che ha vinto il controllo della Camera bassa, ma non è riuscito a raggiungere la maggioranza al Senato che gli avrebbe permesso di governare, esclude una "grande coalizione" con Berlusconi, mentre Grillo rifiuta un patto con partiti a suo avviso responsabili della crisi economica e sociale dell’Italia.

Berlusconi e Grillo hanno entrambi detto che non avrebbero sostenuto una ripetizione del tipo di governo tecnocrate guidato dal primo ministro Mario Monti, che rimarrà in carica fino a quando non si formerà un nuovo governo.

Il parlamento profondamente diviso, insieme con i rappresentanti regionali, dovrà presto affrontare il difficile compito di eleggere il successore di Napolitano, che dovrà vigilare sulla nascita di un nuovo governo o guidare l’Italia verso nuove elezioni.

Berlusconi ha richiesto che il prossimo presidente venga dalla sua coalizione. Ha già minacciato che porterà proteste in piazza se non otterrà ciò che vuole.