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Jobs Act: Ispettorato nazionale lavoro sostituisce Inps e Inail. Cosa cambia?
sabato 15 ottobre 2016, di
L’Ispettorato nazionale del lavoro prende ufficialmente il posto di Inps, Inail e Ministero del Lavoro per il coordinamento e controllo del rispetto della regole da parte di dipendenti e datori di lavoro.
Con la circolare 29/2016 il Ministero ha messo a disposizione dell’Ispettorato nazionale del lavoro le strutture ministeriali per lo svolgimento dell’attività ispettiva. La convenzione permette quindi l’avvio dell’attività dell’Agenzia, prima che vengano definiti i provvedimenti per l’autonoma organizzazione.
Infatti, così come stabilito dal Jobs Act, la nuova Agenzia diventerà titolare di tutte le funzioni precedentemente suddivise tra tre enti. L’ispettorato nazionale del lavoro avrà quindi funzioni di coordinamento, controllo e vigilanza su contribuzione e assicurazione obbligatoria, così come sul rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Tra i compiti dell’Ispettorato nazionale del lavoro sarà quello di vigilare sulla corretta applicazione delle norme relative all’utilizzo dei voucher Inps.
Con l’obiettivo di contrastare il lavoro nero, la vigilanza dell’Ispettorato sarà agevolata dalla messa a disposizione di una banca dati telematica che agevolerà l’attività di controllo della nuova Agenzia.
Ecco quali saranno le attività dell’Ispettorato nazionale del lavoro predisposte dal Jobs Act come cambierà il controllo e la vigilanza in materia di lavoro e previdenza.
Ispettorato nazionale del lavoro: la novità del Jobs Act
L’Ispettorato nazionale del lavoro ha preso ufficialmente il via con la pubblicazione della circolare n.29/2016 del Ministero del Lavoro.
Secondo quanto stabilito dal Jobs Act, la nuova Agenzia che incorporerà le funzioni precedentemente in capo a Inps, Inail e Ministero del Lavoro, avrà il compito di garantire la vigilanza e la sicurezza nelle aziende industriali, sulle attività dei cantieri edili, sugli impianti ferroviari e a controllare il rispetto della contribuzione obbligatoria.
L’attività ispettiva è stata dunque accentrata in un unico organismo. L’Ispettorato ha l’obiettivo di razionalizzare l’attività di vigilanza e gradualmente i poteri ispettivi di Inps e Inail verranno sostituiti dall’Agenzia nazionale. Ai nuovi ispettori del lavoro andranno buona parte delle competenze proprie del Ministero del Lavoro.
L’obiettivo che persegue l’Ispettorato nazionale del lavoro è quello di arginare il più possibile il fenomeno del lavoro nero e le irregolarità in materia di contribuzione e previdenza. Tra i compiti dell’Ispettorato figura, infatti, la vigilanza in materia di utilizzo dei voucher Inps, strumento accusato di essere maschera del lavoro nero e delle irregolarità.
All’Ispettorato del Lavoro dovranno essere inviate le comunicazioni sull’utilizzo dei voucher, con le nuove regole in vigore dall’8 ottobre. Ad oggi, però, c’è ancora incertezza su quali siano le modalità di comunicazione all’Agenzia e si è stabilito un rinvio dell’entrata in vigore del nuovo obbligo per le imprese.
Ispettorato nazionale del lavoro: ecco come funzionerà
L’Ispettorato nazionale del lavoro sarà dotato di autonomia organizzativa e contabile rispetto al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Le funzioni e le attribuzioni consisteranno nella vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria, legislazione sociale. L’Ispettorato nazionale del Lavoro si occuperò inoltre della vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle competenze già attribuite al personale ispettivo del Ministero del Lavoro.
Rientrano ancora nella competenza dell’Ispettorato gli accertamenti in tema di riconoscimento dei diritti e delle prestazione per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, nonché di applicazione delle tariffe dei premi.
Entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto che ha dato avvio all’attività dell’Ispettorato del lavoro, dovranno essere emanati i decreti per disciplinare l’organizzazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell’Ispettorato e la contabilità economica e finanziaria per la sua gestione.
I dipendenti dell’Ispettorato non saranno superiori a 6.357 e le sedi territoriali dell’Agenzia dovranno essere massimo 80. Tra il personale assunto dovranno esserci parte del personale ispettivo di Inps e Inail, proprio in virtù del progressivo passaggio di competenze all’Ispettorato nazionale del lavoro.
Ulteriore funzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro sarà l’attività di promozione della legalità e di prevenzione delle irregolarità. Associazioni, Enti locali e datori di lavoro diventeranno il perno centrale attraverso cui l’Ispettorato si propone di diffondere la cultura della legalità e la prevenzione del lavoro nero.