Home > Altro > Archivio > Irpef, Irap, Ires, imposta di bollo e di registro: come chiedere e ottenere (…)

Irpef, Irap, Ires, imposta di bollo e di registro: come chiedere e ottenere il rimborso di tasse non dovute

sabato 9 agosto 2014, di Valentina Brazioli

Irpef, Irap, Ires, imposta di bollo e di registro, come comportarsi se si è pagato troppo? In questi casi è possibile chiedere un rimborso che, se dovuto, viene corrisposto fino all’ultimo centesimo, comprensivo di interessi legali già maturati. Ovviamente si possono consultare i Caf (i centri di assistenza fiscale), che rappresentano la scelta più comune per gli inesperti, ma c’è anche chi sceglie fare tutto da sé, consegnando i documenti direttamente all’Agenzia delle Entrate. I contribuenti pratici di adempimenti fiscali, infatti, talvolta preferiscono snellire le procedure burocratiche il più possibile, nella speranza di ottenere i rimborsi più celermente.

I rimborsi: differenze tra chi presenta il Modello 730 e chi no

Ad esempio, il lavoratore dipendente e che presenta il 730 e accerta di aver pagato un Irpef maggiore del dovuto, di solito riesce a ottenere il rimborso in tempi piuttosto rapidi, con un accredito direttamente sullo stipendio. Le richieste di rimborso su istanza, invece, possono essere presentate da chiunque (sia lavoratori autonomi che dipendenti) e vanno consegnate agli uffici competenti dell’Agenzia delle Entrate. In teoria, la risposta da parte dell’amministrazione finanziaria dovrebbe arrivare entro 60 giorni, ma è una scadenza che il più delle volte rimane solo sulla carta.

Come compilare la richiesta

L’istanza di rimborso non deve solo contenere tutte le generalità del richiedente (compreso indirizzo di residenza e codice fiscale), ma anche una dichiarazione sul perché le tasse pagate non erano dovute. A questo documento, firmato, vanno allegate anche le ricevute dei versamenti effettuati (ad esempio l’F24). Se il pagamento dell’imposta è avvenuto tramite una trattenuta, il contribuente dovrà produrre una certificazione di quest’ultima.

I tempi

Il tempo massimo per richiedere il rimborso delle imposte più comuni (come l’Irpef e l’Ires) è di 48 mesi; per quanto riguarda altri prelievi come l’imposta di bollo o di registro, invece, il termine di prescrizione è più ristretto e scatta dopo 36 mesi. Nel caso in cui le Entrate rigettino la richiesta si hanno 60 giorni di tempo per presentare ricorso alla Commissione Tributaria. In caso di silenzio da parte dell’Agenzia, è necessario ricordare che dopo 90 giorni vale il principio del silenzio-rifiuto.

Come informarsi sulle istanze presentate

In caso di istanza di rimborso già presentata, il contribuente non è per forza obbligato a informarsi tramite lo sportello per capire che fine ha fatto. Chi è dotato di un Pin per i servizi online delle Entrate, infatti, può accedere al proprio Cassetto fiscale e controllare a che punto è la pratica, altrimenti c’è anche il call center al numero 848.800.444

Come avviene il rimborso?

La pratica più comune di rimborso avviene direttamente con i soldi accreditati sul proprio conto corrente. Un’opzione possibile, tuttavia, solo se il beneficiario ha indicato le proprie coordinate Iban all’Agenzia delle Entrate. In caso contrario, l’erogazione della somma può avvenire anche in contanti, ma solo se non supera i 999,99 euro e se il contribuente si reca personalmente, e con documento d’identità valido, presso la sede competente dell’Agenzia.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.