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Investitori italiani: qual è il primo fattore di rischio oggi?
venerdì 15 settembre 2017, di
Il primo fattore di rischio per gli investitori internazionali è quello geopolitico.
C’è però una piccola precisazione da fare poiché in Italia a spaventare i portafogli degli investitori c’è anche qualcos’altro che nulla ha a che vedere con le problematiche politiche d’oltreconfine.
Il Belpaese e l’intera Eurozona stanno per dire addio al Quantitative Easing con l’arrivo del tapering BCE. Questa prospettiva sta già preoccupando gli investitori italiani il 35% dei quali è convinto che i tassi di interesse rappresentino il primo tra i fattori di rischio oggi. Soltanto il 25% della categoria si è detto principalmente spaventato dalle questioni geopolitiche internazionali.
A far luce sulla questione una recente indagine di Allianz Global Investors che ha tentato di rispondere ad una semplice domanda: qual è la più grande paura degli investitori oggi? In altre parole, qual è la prima fonte di rischio per il proprio portafogli?
Cosa temono gli investitori italiani
Come già accennato, il 35% degli investitori intervistati teme i tassi di interesse e di conseguenza la normalizzazione della politica monetaria da parte della Banca Centrale europea, mentre il 25% della categoria è spaventato dalle tematiche geopolitiche.
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Con riferimento ai prossimi 12 mesi, invece, gli investitori italiani hanno identificato molteplici fattori di rischio:
- Il 48% degli intervistati ha paura degli sviluppi politici in Eurozona;
- il 44% è spaventato dalla Corea del Nord e dalla situazione siriana;
- il 40% sta già pensando all’aumento dei tassi di interesse;
- il 36% ha paura del rallentamento economico globale;
- il 24% teme invece possibili bolle sulle valutazioni delle diverse asset class.
Cosa teme il resto del mondo
Come già anticipato, se da un lato a spaventare gli investitori italiani oggi ci sono in primis i tassi di interesse, a spaventare gli internazionali è l’attuale situazione geopolitica. Il riferimento è alla questione Corea del Nord e alle crescenti tensioni che stanno contrapponendo Pyongyang al resto del mondo.
“Le tensioni geopolitiche sembrano avere un impatto maggiore sull’atteggiamento degli investitori globali rispetto a qualsiasi altro periodo nella storia”,
ha affermato Neil Dwane di Allianz GI.
Ovviamente questa è solo la prima tra le fonti di rischio individuate dagli investitori internazionali. Il 41% dei 755 intervistati ha rivelato di temere il rallentamento dell’economia globale, mentre il restante 32% sembra preoccupato dei futuri rialzi dei tassi di interesse.
Quanto questi fattori di rischio si tradurranno in minacce vere e proprie ai portafogli degli investitori?