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IMU, possibili soluzioni: sconto di 600 euro e nuovo catasto. Scontro con il Pdl, reggerà la maggioranza?
lunedì 8 luglio 2013, di
Continua l’eterno dilemma sulla rata più discussa dagli italiani: l’IMU. Sul tavolo del governo Letta la momento ci sono alcune proposte come quella di eliminare la prima rata dell’IMU e introdurre un maxi-sconto fino a 600 euro che escluderebbe circa l’80% delle famiglie italiane del pagamento della tassa.
C’è anche chi propone di legarla alla Tares facendola passare come una imposta sui servizi: illuminazione, manutenzione strade, asfaltatura. Intanto continua il braccio di ferro tra il governo e la coalizione a suo sostegno con il Pdl che non ne vuole sapere di copertura finanziaria e problemi di risorse, ma continua a sventolare la bandiera elettorale dell’abolizione dell’IMU.
E così alcuni esponenti del Pdl, i cosiddetti falchi si accaniscono contro Saccomanni, il ministro dell’economia, accusandolo di inadeguatezza nella gestione della questione IMU.
Possibili soluzioni
Enrico Letta continua per la sua strada; nonostante l’uscita del fondo monetario internazionale, contrario all’abolizione dell’IMU, il premier italiano ha riaffermato gli impegni presi di fronte agli italiani nel corso del discorso di insediamento quando indicò come progetto del governo la sospensione dell’IMU o la sua rimodulazione.
Le rassicurazioni di Letta sulle intenzioni dell’esecutivo non hanno però placato la sollevazione del Pdl. Intanto, mentre Letta cerca di tenere in piedi il governo delle larghe intese, il ministro dell’economia Saccomanni va avanti con l’obiettivo di presentare un progetto convincente e attuabile prima delle vacanze estive.
E così nei giorni scorsi era entrata in gioco anche la possibilità di far pagare l’IMU ai proprietari di case di lusso, ma anche dei cosiddetti villini, le abitazioni a schiera o bifamiliari. Si diffonde la notizia, fioccano le critiche e arriva subito la smentita di palazzo Chigi:
Contrariamente a quanto riportato da alcune testate giornalistiche non è prevista alcuna stangata sui villini. Sulla riforma dell’Imu nel pomeriggio interviene anche il ministero dell’Economia e comunica di avere allo studio "una pluralità di soluzioni, sulle quali il governo deciderà collegialmente dopo averle discusse nelle sedi di confronto che sono già state individuate
afferma una nota del governo.
Ora in ballo c’è l’aumento delle detrazioni, al momento fruibili fino ad un massimo di 400 euro. Le detrazione infatti sommando 200 euro se si tratta della prima casa e 50 euro aggiuntivi per ogni figlio, per un massimo di 4, arrivando così a 400 euro totali. Ipotesi molto probabile al momento è l’aumento del tetto massimo di detrazioni fino a 600 euro, modifica questa che lascerebbe 9 italiani su 10 fuori dall’obbligo di pagamento dell’IMU.
Il governo prende anche in considerazione la possibilità di modificare le categorie catastali per poter escludere dall’esenzione dell’IMU le case di lusso e recuperare così almeno le risorse provenienti dai cosiddetti "ricchi". L’ipotesi è quindi di considerare anche la superficie o il numero dei vani dell’abitazione, oppure legare la franchigia ad un numero fisso di metri quadri a persona che risiede nell’abitazione. Resta ancora in ballo la proposta di legare l’IMU al nuovo Isee, all’indicatore di situazione economica, ipotesi questa che ovviamente non piace al Pdl.
Scontro con il Pdl
Nonostante le rassicurazioni del premier Enrico Letta non si placa la sommossa del Pdl. Gasparri attacca il ministro dell’economia:
Con Saccomanni non si va da nessuna parte. Per dare una prospettiva ai conti pubblici italiani bisogna finalmente mettere in campo una strategia di aggressione al debito pubblico come ha proposto il vicepremier Alfano. All’Economia serve una guida adeguata e non un esponente di seconda fila di apparati burocratici intenti solo alla loro autodifesa. Serve insomma un ministro vero e autorevole.
Continua con la linea dura l’ex ministro Gelmini che con un twitt afferma che il Pdl non farà alcun passo indietro sull’IMU nonostante le difficoltà di Saccomanni a reperire la copertura finanziaria e il monito del Fmi.
In difesa del ministro dell’Economia interviene Benedetto Della Vedova, portavoce politico di Scelta Civica:
Attaccare senza mezze misure il ministro dell’Economia Saccomanni, come ha fatto Gasparri significa attaccare l’esecutivo, punto e basta. Saccomanni è prezioso per il Governo perchè si incarica di dire quei ’no’ che, come ha detto Letta di recente, sono essenziali per mantenere l’Italia in carreggiata, dove è stata rimessa dal buon lavoro del Governo Monti che ha portato all’importante riconoscimento dell’Europa la scorsa settimana.
conclude Della Vedova
A cercare di sedare gli animi del Pdl interviene Boccia che assicura che l’IMU come l’abbiamo conosciuta fino a ora non ci sarà più e che sarà superata con una nuova imposta sui servizi. Immediata la risposta di Renato Brunetta via Twitter: "’Su Imu e Iva deciderà la maggioranza in cabina di regia".