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Grecia e creditori: colloqui su riforme positivi. Tranche da 5 miliardi in vista

lunedì 11 aprile 2016, di admin

La Grecia e i suoi creditori internazionali sono alla ricerca di un compromesso per una revisione delle riforme comprese nel piano di salvataggio, accordo che potrebbe sbloccare nuovi aiuti per l’economia ellenica fino a 5 miliardi di euro.

È questo il contenuto delle fonti vicine al team di negoziazione della Grecia a seguito dell’ennesima maratona di colloqui.

Dopo oltre 10 ore di confronti tra Atene e i suoi creditori - Commissione EU, BCE, ESM e il FMI - i colloqui per la negoziazione riprenderanno nella serata di lunedì.

"Ci sono alcuni piccoli dettagli da discutere sul versante fiscalità... Siamo molto vicini",

ha riferito una fonte governativa. Rimangono delle divergenze circa la riforma delle pensioni e la gestione dei non-performing loans, ha aggiunto la fonte.

Lo scontro da parte dei creditori sulla bontà delle riforme messe in campo dal Governo della Grecia si trascina da mesi principalmente a causa di una spaccatura tra i finanziatori circa il deficit di bilancio previsto in Grecia entro il 2018 - visto al 3 per cento dalla UE, all’1 per cento da Atene e al 4,5 per cento dal FMI.

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Atene e i suoi creditori hanno ora deciso di utilizzare il 3 per cento come obiettivo condiviso durante i colloqui nella capitale.

L’UE e il FMI sono ancora in disaccordo sul fatto che Atene possa raggiungere un saldo primario al 3,5 per cento (saldo di bilancio prima dei pagamenti dei debiti) nel 2018, come rivelato da un componente del team di negoziazione all’agenzia Reuters.

Il FMI, che dovrà decidere se cofinanziare il terzo piano di salvataggio della Grecia dopo il riesame e alla luce di quanto riduzione del debito la Grecia riuscirà a ricevere, ritiene che Atene mancherà l’obiettivo di surplus nel 2018 poiché non riuscirà a salire sopra l’1,5 per cento - anche con misure dal valore del 3 per cento del PIL.

Le istituzioni dell’UE credono invece che il target sia fattibile.

Di fronte alla crisi dei rifugiati - che ha esposto la Grecia ad un afflusso enorme di rifugiati in Europa nel corso dell’anno passato - l’Unione europea è pronta a risolvere l’impasse sul finanziamento in modo rapido.

Un esito positivo dei colloqui positiva sbloccherà fino a 5 miliardi di euro in aiuti.

Atene ha bisogno di soldi per rimborsare 3,5 miliardi di euro di debito al Fondo monetario internazionale e alla Banca centrale europea nel mese di luglio, così come per pagare i normali conti di amministrazione del Paese.

Il primo ministro Alexis Tsipras, che ha una maggioranza parlamentare alquanto fragile, punta ad un compromesso prima della riunione dei ministri delle finanze della zona euro del 22 aprile.

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Tsipras spera che la conclusione del riesame possa inviare un segnale positivo ai mercati e convincere di nuovo gli investitori, mentre una ristrutturazione del debito convincerà i greci che i sacrifici che stanno facendo stanno dando dei risultati dopo sei anni di forti difficoltà.

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