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Grecia beffata da Germania. Schäuble: “Tsipras ci chiama di continuo”

giovedì 15 giugno 2017, di C. G.

La Grecia continua a lottare per la sopravvivenza ma in Germania gli sforzi di Tsipras volti ad alleggerire la posizione europea si stanno guadagnando più beffa che riconoscimento.

Per giorni il leader greco ha tentato di assicurare al proprio Paese l’accordo migliore possibile con l’Europa, ma secondo quanto riportato dal Politico, i suoi sforzi lo avrebbero portato a telefonare continuamente alla Merkel per convincerla ad aderire alla sua causa.

Il quotidiano ha fatto luce su alcune delle parole pronunciate dal ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, che avrebbe raccontato di continue telefonate da parte della Grecia di Tsipras. Le riposte della Merkel, a quanto detto, avrebbero sempre tentato di riportare la questione sul piano finanziario e non politico.

Insomma, mentre il prossimo passo sarà il rilascio della nuova tranche di aiuti ad Atene, molti considerano ormai la Grecia come una colonia de facto della Germania.

Cosa vuole la Grecia di Tsipras?

Nella giornata odierna i ministri delle finanze dell’Eurozona si riuniranno in Lussemburgo per decidere quando rilasciare una nuova tranche di aiuti alla Grecia dal valore di 7 miliardi di euro. Il problema non sarà se Atene riceverà o meno il denaro, dato che l’ok è già stato dato per scontato.

La questione riguarderà le recenti richieste di Tsipras volte all’alleggerimento del debito greco, il tutto con il fine ultimo di entrare a far parte del QE della Banca Centrale Europea. La maggior parte degli economisti è convinta che senza un passo indietro dei creditori la Grecia non riuscirà mai a ripagare il suo debito stratosferico. E chi troviamo in cima alla lista dei creditori greci? La Germania, ovviamente.

L’opposizione tedesca al taglio del debito

Berlino si è sempre opposto ad un alleggerimento del debito della Grecia e con le elezioni generali in dirittura d’arrivo (a settembre) difficilmente la posizione della Merkel e di Schäuble si ammorbidirà. Questo anche perché una mossa del genere sarebbe vista in Germania come l’ammissione di un fallimento che ricadrà tutto a spese dei contribuenti.

Nonostante nel corso degli anni la Germania abbia ad esempio accettato di alleggerire il peso degli interessi sulla Grecia, un taglio netto al debito, così come chiesto dal Fondo Monetario Internazionale, è stato totalmente escluso, almeno fino alle elezioni.

Cosa accadrà all’Eurogruppo?

Come già accennato, nella giornata odierna si terrà una nuova riunione dell’Eurogruppo in cui si discuterà proprio della questione Grecia. Il tema principale sarà quello relativo alla nuova tranche di aiuti necessari ad Atene per ripagare i 7,5 miliardi di euro di prestiti in scadenza il mese prossimo.

Per molti osservatori le richieste di Tsipras in merito all’alleggerimento del debito greco rimarranno inascoltate. In un intervento di martedì, il ministro delle finanze tedesco ha tentato di far luce sulla situazione.

“(Tsipras) chiama di continuo la cancelliera che ogni volta ripete: Alexis, questa è roba per i ministri delle finanze”.

Con prestiti da rimborsare in scadenza, Tsipras avrà probabilmente le mani legate e la Grecia dovrà lasciare l’Eurogruppo con 7 miliardi di euro ma senza alcun taglio del debito accordato dalla Germania.

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