Graduatorie d’Istituto II e III fascia: valutazione titoli e cambio classe TFA

Nel triennio 2017/20 dovrebbero riaprire le Graduatorie d’Istituto di II fascia e di III fascia ed è necessario, per coloro che intendono partecipare al concorso, conoscere l’attuale situazione delle tabelle di valutazione dei titoli per il concorso e della possibilità di cambiare classe di concorso per il TFA.

Mentre si spera nella riapertura delle GAE, si ragiona anche sul fatto che la tabella di valutazione dei titoli nei concorsi, infatti, non tiene conto della situazione specifica in cui si sono trovati molti docenti negli ultimi anni.

Secondo l’opinione di molti sarebbe opportuno che il Miur insieme ai sindacati rivedessero la tabella di valutazione dei titoli, soprattutto in vista della riapertura delle Graduatorie d’Istituto di II fascia e di III fascia.

Rivedere la tabella di valutazione dei titoli e degli esami, dunque, permetterebbe di rendere tale valutazione più equa, assegnando i punteggi in modo da tenere anche conto di particolari evenienze.

Inoltre, l’attuale situazione potrebbe non renderebbe possibile cambiare la classe di concorso per il TFA a cui attribuire il punteggio e questo farebbe sì che molti insegnanti si trovino in una situazione di stallo.
Il Miur, dunque, dovrebbe rivedere questi aspetti per consentire agli insegnanti di ottenere il punteggio in base al merito specifico e di non essere penalizzati da lacune nel sistema.

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Graduatorie d’Istituto II e III fascia: la tabella di valutazione

Come abbiamo detto, dunque, la tabella di valutazione dei titoli ed esami per il concorso non sembra tener conto della situazione attuale dei docenti.

Ad esempio, alcuni docenti hanno partecipato al concorso 2016 e, pur avendo superato le prove, non rientrano nel numero dei vincitori o nel 10% degli idonei, ossia non sono inseriti nella relativa Graduatoria di merito.

Per far sì che i docenti del concorso 2012 possano far valutare il superamento del concorso è stata creata una specifica dicitura per l’assegnazione di punteggio, ossia viene previsto uno specifico punteggio per “inclusione nella graduatoria di merito di un concorso per titoli ed esami per la relativa classe di concorso o posto di insegnamento”.

Tale dicitura, però, non può andar bene per il concorso 2016 perché le Graduatorie di merito non considerano tutti coloro che hanno superato le prove.

Il rischio di questa situazione è che alcuni insegnanti siano penalizzati in termini di punteggio, non ottenendo alcun riconoscimento nonostante, appunto, il superamento delle prove.

Graduatorie d’Istituto II e III fascia: cambio classe di concorso per TFA

Un altro aspetto controverso della nuova riforma è che nel 2014 i docenti che avevano ottenuto l’abilitazione hanno potuto scegliere la classe di concorso per il punteggio aggiuntivo che viene assegnato per il superamento delle prove.

Inoltre, come avvenuto negli aggiornamenti precedenti, c’è la possibilità che coloro che presenteranno domanda per l’aggiornamento 2017/20 dovranno indicare il punteggio attribuito nel 2014 e solamente i servizi e titoli non comunicati in precedenza o acquisiti nel triennio.

Cosa significa questo? Semplicemente che non si potrà modificare la classe di concorso a cui attribuire il punteggio aggiuntivo e che la scelta sarà obbligata.

Una situazione, dunque, che necessita un ripensamento e provvedimenti specifici per evitare che si creino situazioni di squilibrio che vadano a penalizzare i docenti.

La Fedeli, infatti, ha comunicato le nuove linee programmatiche del Miur per la scuola e aveva anche dichiarato di voler affrontare in modo approfondito la questione delle graduatorie.

La speranza è, dunque, checon la Fedeli si riesca ad avere una Buona Scuola, che tenga conto anche delle istanze specifiche degli insegnanti.