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Governo Letta e IMU: 3 possibili soluzioni. Quali sono?

sabato 27 aprile 2013, di Valentina Pennacchio

L’IMU è stata al centro della campagna elettorale per le elezioni politiche 2013 e continua a tenere banco nella politica italiana, sulle cui sorti sembra aleggiare finalmente un minimo di certezza grazie al Governo Letta. Il nuovo Premier dovrà inevitabilmente affrontare la questione IMU e all’orizzonte sembrano delinearsi 3 possibili soluzioni. Quali sono?

Lasciare invariata l’IMU

Tra le ipotesi accreditate c’è quella che prevede che l’IMU resti invariata in quanto il Governo Letta dovrà affrontare prima altre emergenze, quali il lavoro e il finanziamento della cassa integrazione in deroga, che necessita di circa 1-1,5 miliardi di euro. Altre questioni spinose su cui il nuovo governo dovrà intervenire saranno: esodati, aumento dell’IVA e TARES. Al fine di evitare gli ultimi due aumenti è stimato un budget di circa 4 miliardi di euro. L’ipotesi che non si intervenga prontamente sull’IMU è rilanciata anche dal fatto che tutto è pronto per l’incasso dell’IMU 2013, la cui prima rata è già fissata per il 17 giugno.

Abolire l’IMU

L’abolizione dell’IMU sulla prima casa sarebbe la vittoria della strada tanto battuta in campagna elettorale da Berlusconi e il centrodestra, che hanno chiesto anche la restituzione dell’IMU 2012. Una strada fiscalmente desiderabile dai contribuenti, ma difficile da sostenere visto che mancherebbero all’appello circa 8 miliardi a causa dei mancati introiti dell’ultimo biennio. L’alternativa per l’abolizione dell’IMU 2013 potrebbe essere innalzare le imposte su alcolici, giochi, lotterie e tabacchi, mentre per la restituzione degli importi versati lo scorso anno alcuni esponenti di Fratelli d’Italia hanno avanzato la proposta di rimborsare suddetti importi con l’emissione di Btp con scadenza a 10 anni.

Ridurre l’IMU

La riduzione dell’IMU è stata invece la strada seguita dal PD, certamente non indolore (anche questa). Sarebbe necessaria una copertura finanziaria di 2,5 miliardi di euro, cifra superiore a quella stimata per alleggerire la stangata TARES o evitare l’aumento dell’IVA al 22%, già previsto a luglio. Quali sono le proposte dei partiti? Il PD di Bersani opterebbe per l’aumento delle imposte sulle case di lusso e/o seconde abitazioni, mentre Scelta Civica di Mario Monti per l’incremento delle detrazioni per famiglie con figli a carico e per pensionati.

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