Home > Altro > Archivio > Francesco Giubileo a Forexinfo: sul lavoro nessuna luce in fondo al tunnel. (…)
Francesco Giubileo a Forexinfo: sul lavoro nessuna luce in fondo al tunnel. Ai giovani italiani conviene partire subito e alla svelta
venerdì 26 aprile 2013, di
Francesco Giubileo è Dottore di ricerca in Sociologia, realizza articoli per: Lavoce.info, Polis.blog e AffariItaliani.it e attualmente è ricercatore presso il Centro studi TopLegal.
Abbiamo intervistato il sociologo del lavoro sugli ultimi temi politico/economici del nostro paese e sulle prospettive occupazioni del futuro prossimo per quanto riguarda l’Italia. Ecco le sue risposte.
1) Alla luce degli ultimi avvenimenti politici del nostro paese e indipendentemente da chi prenderà le redini del governo, a suo avviso quali sono le scelte da approvare subito?
R. Attualmente il mercato italiano soffre di liquidità dato che il sistema bancario non eroga più credito, questo per effetto dell’instabilità politica, di uno spread oltre i 300 punti e dei nuovi accordi di Basilea.
Questo significa che la strada lanciata dal governo Monti dei Mini-bond, ovvero la possibilità di finanziare le PMI dai mercato dei capitali (con le obbligazioni per intenderci) rispetto al credito può essere quella giusta. Tuttavia, sono necessarie alcune condizioni fondamentali, quali: le piccole e medie aziende italiane attuino gli standard europei richiesti alle società che si vogliono quotare in borsa; inoltre, che il passaggio generazionale sia affidabile. Entrambe sono condizioni “inderogabili” e fondamentali per convincere il mercato straniero della buona capacità delle imprese italiane.
Sicuramente l’idea di finanziare una piccola impresa (quindi l’economia reale) rispetto ai derivati è certamente una delle più interessanti proposte per il prossimo governo.
A questo si aggiunge che l’evasione fiscale nel paese si contrasta solo con un progetto di No-money, ovvero la quasi eliminazione della moneta, favorendo l’utilizzo del bancomat o la carta di credito. Avremmo anche una riduzione diretta della micro-criminalità.
Infine, va ridotta la spesa pubblica tra i circa 80.000 dipendenti pubblici dei vari ministeri, la vendita di buona parte dei canali Rai e realizzando downsizing nei confronti dei dirigenti e quadri del settore periferico dell’amministrazione pubblica.
Certo la riduzione degli sprechi dei politici è moralmente importante, ma solo uno “stolto” potrebbe veramente pensare di ricavare 100 miliardi da quella voce.
Una volta trovati i soldi, la prima e più importante cosa da fare è la riduzione del costo del lavoro, successivamente va inserito un programma di tutela sociale (selettiva e temporanea) accompagnato da programmi di Creazione diretta della domanda di lavoro (ormai inesistente in questo momento).
2) Cosa pensa delle dichiarazioni di Grillo al tabloid tedesco Bild ? “L’Italia in autunno va in bancarotta. In Italia siedono ancora in Parlamento 30 parlamentari condannati, con sentenze giudicate in passato, per reati gravi. A me piacerebbe avere anche persone oneste, competenti, professionali nelle posizioni giuste. In questo senso sarei contento di un’invasione tedesca in Italia”.
R. In passato le persone giudicate erano forse anche un centinaio, abbiamo fatto dei passi avanti. Questo è uno dei parlamenti più giovani d’Europa, molti dei nuovi eletti non hanno nulla da condividere con la vecchia politica, era presente un grande potenziale che per “ottusità” del PD e del Movimento 5 stelle si è perso.
Ricordo che nel momento dell’insediamento del governo tecnico, erano stati chiamate persone competenti, oneste e assolutamente professionali, i risultati sono piuttosto discutibili. In tal senso, sono stati fatti errori grossolani, uno su tutti il caso dei poveri “esodati”, un dramma sociale simile alla peggiore politica.
Il ritorno di Berlusconi è anche sintomo di una parte del paese che ragiona con la pancia, non pagare l’Imu, tagliare le tasse o realizzare “super-condoni” sono in parte proposte condivisibili, ma come si finanziano; esattamente come proporre il reddito di cittadinanza dicendo che i soldi arrivavano dal taglio dei costi delle politica, qui basta anche un calcolo superficiale per vedere che il rapporto è di 60miliardi contro 2-3 se va bene. Così come l’inconsistenza pratica di alcuni degli 8 punti del PD, oggi più del passato manca la concretezza nel dire come si attueranno alcuni programmi.
Qui torniamo al discorso di Grillo condivisibile solo nella parte della scelta dei ministri (il resto preferisco non commentare), ma nello stesso tempo banale, il problema è farlo. Ad esempio, perché non è stato utilizzato questo criterio per la scelta dei capi-gruppo al parlamento del M5S, se non sbaglio è stato fatto per alzata di mano, non certo un sistema basato su credenziali meritocratiche.
3) Roubini ha parlato di un “patto per la crescita” che tra le altre cose prevede l’emissione di Eurobond contro la disoccupazione. Come si potrebbe sviluppare tale progetto?
R. Il progetto è condizionato esclusivamente alla disponibilità della Germania di accettare l’emissione di Eurobond, cosa che in assenza di un governo europeo federale vedo veramente difficile. Trovo difficile che i tedeschi si prendano il nostro debito senza vincolare le future leggi di stabilità (ex-Finanziarie).
L’Eurobond è un’obbligazione garantita dalla banca centrale, come poi utilizzarla dipende dai singoli stati secondo le direttive comunitarie, temo che in realtà questi soldi saranno utilizzati dai paesi in crisi solo per ripianare le perdite e salvare il sistema bancario ormai al tracollo. Poco, veramente poco arriverà per i disoccupati, soprattutto i giovani disoccupati.
4) Nel prossimo futuro come vede la situazione occupazionale del nostro paese, soprattutto per quanto riguarda i giovani? Si intravede una luce in fondo al tunnel?
R. In Italia assolutamente no, anzi verso coloro che possono/potranno farlo dico di partire subito e alla svelta. In alcuni casi sono cambiate completamente le varie esigenze del mercato, anche se arriverà (e non saprei quando) una ripresa, non credo che si apriranno tante occasioni.
Su questo consiglio di visitare il sito di EURES, il programma europeo per agevolare il collocamento nei vari paesi europei.
Inoltre, suggerisco ai giovani di valutare bene l’investimento in formazione professionale, a differenza di molti professori, evidenzio che non sempre è il modo migliore di investire il proprio tempo.
Il prossimo programma Europeo 2014-2020 prevede per i giovani precari o disoccupati numerosi programmi di sostegno all’imprenditorialità e di creazione diretta del lavoro. Temo che come i precedenti programmi FSE, l’Italia non sarà in grado di sfruttare queste occasioni.