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Forex, dollaro-yen riprende il ribasso dopo Trump: cosa aspettarsi su USD/JPY?
lunedì 23 gennaio 2017, di
Il cambio dollaro-yen è il peggior cambio del Forex all’apertura dei mercati europei di oggi, con un ribasso che l’ha portato dalla chiusura di venerdì a 114,5 fino al test di quota 113,0.
La pessima prestazione del Nikkei ha da un lato favorito la ripresa dello yen, in recupero contro tutte le principali valute, e dall’altro ha segnalato una reazione non del tutto positiva dei mercati al discorso di Trump di venerdì.
La reazione del giorno dopo sta portando il dollaro USA a perdere terreno, vista l’assenza dei tanto attesi dettagli dei suoi piani fiscali e di investimento, ancora latitanti, e soprattutto in virtù del suo focus sugli accordi commerciali che mette molti dubbi sui benefici di un isolazionismo serrato da parte degli Stati Uniti.
Dopo aver visto le previsioni sul cambio euro-dollaro, entriamo ora nel merito di dollaro-yen e capiamo cosa aspettarci nei prossimi giorni.
Forex, dollaro-yen conferma il ribasso ma attenzione ai falsi segnali
Il cambio dollaro-yen mantiene l’inerzia di venerdì e inizia la settimana al ribasso, sulla scia del discorso di Trump e di un Nikkei in sofferenza.
Al Giappone non piace l’atteggiamento che il nuovo presidente degli Stati Uniti sembra adottare nei confronti dei rapporti commerciali con gli altri paesi, fattore che causa allo stesso tempo una prestazione negativa dell’azionario e positiva della valuta domestica.
Lo yen recupera così terreno e sembra condurre USD/JPY verso i minimi della scorsa settimana, ovvero i valori più bassi toccati dal 30 novembre scorso, a quota 112,6.
Gli analisti di molti tra i maggiori istituti di credito, tra i quali riportiamo ING e Danske Bank, credono in una ripresa di dollaro-yen nei prossimi mesi, destinata a tornare in direzione di quota 120.
Questo, tuttavia, non esclude la possibilità che l’attuale ribasso possa spingersi ancora oltre, come esplicitamente evidenziato da Danske Bank.
Per avere qualche riferimento in più con il quale orientarsi osserviamo il seguente grafico giornaliero:
L’abbandono della zona di resistenza di lungo periodo, in blu, ha consentito a USD/JPY di ritracciare il proprio andamento attraverso due movimenti ribassisti.
Il primo lo ha spinto ad abbattere i due supporti a 113,7 e 113,0, fermandosi ai minimi della scorsa settimana a 112,5, livello che ora assume grande importanza.
Successivamente il rialzo non è riuscito ad andare oltre la media mobile a 20 periodi, segnale che la ripresa del ribasso era nell’aria, e così è stato.
La seconda ondata ribassista è ora in atto ma questa volta USD/JPY è rivenuto su dal supporto a 113,0 e ora è in fase di test rispetto a quello a quota 113,7.
Un qualsiasi scenario ribassista che voglia la prosecuzione dell’attuale movimento dovrà quindi vedersela non solo con i supporti già citati, e già abbattuti in precedenza, ma sarà costretto a tagliare il minimo della scorsa settimana a 112,5.
Questa sarebbe la conferma necessaria al ribasso e che potrebbe proiettare dollaro-yen verso i successivi target a 111,8 e 110,8.
Se invece dovesse mantenersi questa sequenza di minimi crescenti non sarà da escludere una ripresa del rialzo, suggerita tra l’altro dall’andamento dell’RSI che è venuto via dalla zona di ipervenduto, e quindi un ritorno in direzione della media mobile e della resistenza a 116,1.
