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Forex: Euro ai massimi da dicembre 2011. Flussi per 100 miliardi di Euro
martedì 29 gennaio 2013, di
Grazie all’intervento della Banca Centrale Europea che ha incoraggiato la fiducia degli investitori, durante lo scorso anno, circa 100 miliardi di Euro in flussi finanziari sono confluiti nelle zone periferiche dell’Eurozona, spingendo la moneta unica verso massimi mai raggiunti dal dicembre del 2011.
100 miliardi di Euro alla periferia dell’Euro
La misura di tali flussi corrisponde circa al 9% dell’output economico di Spagna, Italia, Portogallo, Irlanda e Grecia e sottolinea la ritrovata fiducia degli investitori nei confronti dell’unione monetaria, il cui salvataggio è ormai emblematizzato dalla promessa di Mario Draghi di preservarne l’integrità.
Sebbene siano in molti a sostenere il contrario, il rientro di tali capitali è stato interpretato come segno positivo del fatto che "il peggio della crisi è passato" e che sia iniziato il cosiddetto "contagio positivo" della regione economica.
L’Euro è salito su tutti i mercati finanziari. A confermarlo è anche il CFTC che mostra come nell’ultima settimana il trading sia stato più rialzista sull’euro di quanto non sia stato negli ultimi 18 mesi. Il netto delle posizioni long sull’Euro ha raggiunto il livello più alto dall’estate del 2011.
Capitali: in uscita e in entrata
Ad ogni modo, i flussi finanziari verso le periferie rimangono modesti se paragonati ai capitali fuggiti all’inizio del 2012, quando molti dei mercati finanziari temevano la rottura della zona Euro.
Secondo i dati ING, la rete di flussi capitali diretti ai paesi periferici ha raggiunto i 93 miliardi negli ultimi 4 mesi del 2012. Al contrario, nei primi otto mesi del 2012, circa 406 miliardi di euro sono usciti da Spagna, Italia, Portogallo, Irlanda e Grecia per un equivalente circa del 20% del prodotto interno lordo di queste economie. Nel 2011, i flussi diretti fuori dalle economie periferiche ammontavano a 300 miliardi di euro.
Euro ai massimi di dicembre 2011
I mercati finanziari, dunque, registrano un cambiamento del "mood" nel sentiment degli investitori, rispetto all’inizio del 2012. Carl Norrey, a capo della European Rates Trading presso JP Morgan dice che a guidare il rally dell’Euro è la "crescente fiducia nei confronti dell’Eurozona come progetto". Secondo Norrey oggi vengono presi accordi e decisioni fino a pochi mesi fa impensabili.
Questo lunedì, l’Euro ha raggiunto i massimi del dicembre 2011, come se l’ultimo orso ribassista sull’Euro si sia estinto lo scorso venerdì. Ma, ritengono alcuni analisti, è possibile che più di qualche investitore possa decidere di seguire il trend, pur non essendo convinto del recupero economico dell’Eurozona.
A settembre, Mario Draghi ha svelato lo schema per le OMT, le transazioni sul mercato aperto grazie al quale la BCE potrebbe comprare titoli di Stato dei governi dell’Eurozona che aderiscano al piano di condizionalità delle riforme da portare avanti.
L’annuncio di Draghi è stato un momento di svolta, soprattutto per gli investitori. L’Europa è tornata ad essere "investibile", ma non è ancora del tutto esente dai possibili rischi economici e finanziari che potrebbero far svanire tanto ottimismo.