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Fed: oggi la decisione sui tassi. Il mercato non crede ad un aumento entro il 2015

mercoledì 28 ottobre 2015, di Flavia Provenzani

Grande attesa per la riunione di ottobre del FOMC, ma la Federal Reserve aspetterà ancora ad alzare i tassi di interesse, probabilmente fino all’inizio del 2016. Questo è quanto mostra il mercato in vista della conclusione della riunione di politica monetaria del FOMC che si concluderà stasera alle 19:00 (ora italiana) con l’annuncio sulla decisione e la pubblicazione del report sui contenuti dell’incontro.

Solo un mese fa, i membri della Fed avevano parlato apertamente della possibilità di alzare i tassi di interesse, affermando che il rialzo era ormai vicino.
Il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, aveva inoltre sottolineato che già dalla riunione di ottobre la banca centrale avrebbe potuto agire - un’opzione a cui nessuno crede a questo punto.

Fed: aumento dei tassi di interesse possibile oggi?

Nessuno si aspetta che la Federal Reserve rialzi i tassi di interesse oggi e non sarebbe una sorpresa se si astenesse dal fornire un qualsiasi segnale chiaro circa la sua intenzione di aumentare i tassi di interesse entro la fine dell’anno.

Pesano gli emergenti e la politica monetaria mondiale

Sulla decisione di lasciare i tassi ai minimi storici da quasi 10 anni pesa la letargia dell’economia mondiale e la confusione nella gestione della politica monetaria da parte delle altre banche centrali mondiali.

Infatti, con la banca centrale in Cina (PBoC) e la BCE sulla via di un ampio allentamento della politica monetaria per combattere le pressioni deflazionistiche, molti economisti stanno ora scommettendo sul primo aumento dei tassi della Federal Reserve in arrivo solo nel 2016.

La decisione della Federal Reserve durante la riunione di ottobre di mantenere la politica monetaria e i tassi di interesse invariati darà più tempo ai paesi emergenti per prepararsi al meglio in vista delle conseguenze dell’inasprimento della politica da parte della banca centrale statunitense.

Ma le turbolenze sui mercati dei capitali e nel Forex che da mesi accompagnano la decisione sui tassi della Fed continueranno a pressare sull’organo decisionale della banca americana.

Durante l’ultima riunione della Fed di metà settembre, il presidente Janet Yellen ha affermato che i responsabili politici del Federal Open Market Committee sono alla ricerca di ulteriori conferme circa la forza dell’economia degli Stati Uniti sullo sfondo del rallentamento globale.

La Yellen, successivamente, ha lasciato le porte aperte all’aumento dei Federal Funds Rate - attualmente compresi nel range 0-0,25 per cento - prima della fine del 2015.

Tassi Fed: i dati macro USA scoraggiano la banca centrale

Da allora, le esportazioni degli Stati Uniti e l’inflazione si sono indeboliti, sono sorti nuovi dubbi sulla capacità della Cina di respingere il rallentamento della crescita e la corsa alla creazione du posti di lavoro negli Stati Uniti ha perso velocità.

Sottolineando l’impatto della delobezza dei dati, due membri del consiglio della Fed si sono dichiarati pubblicamente a favore di attendere ancora per rialzare i tassi dall’ultimo discorso del presidente Yellen di settembre.

“Le possibilità dell’annuncio di aumento dei tassi alla riunione di ottobre del FOMC sono praticamente nulle",

commenta Kim Fraser della BBVA bank.

La riunione di ottobre si svolge all’interno di uno scenario in cui la crescita degli USA appare essere di gran lunga inferiore al 3,9 per cento del secondo trimestre.

"Nel corso degli ultimi mesi, l’economia americana è stata colpita duramente dalla debolezza all’estero, molte industrie orientate all’esportazione hanno segnalato un calo significativo della produzione."

Gli analisti si aspettano una revisione al ribasso sulle valutazioni dell’economia all’interno del report sulla politica monetaria che verrà pubblicato alle 19:00 (ora italiana), insieme alla decisione sui tassi di interesse.

Solo un anno fa, i membri del FOMC erano abbastanza sicuri che la crescita statunitense, in media, potesse giustificare un rialzo dei tassi di interesse della Fed all’1.25 per cento entro la fine del 2015. Ma la situazione ad oggi sembra ben lontana da quella prefigurata da Janet Yellen.

Con il tasso mantenuto vicino allo zero dal 2008 per sostenere la crescita, il FOMC è ora pronto ad allontanarsi dalla politica di allentamento, che sta alimentando forti speculazioni all’interno dei mercati statunitensi e che ha ormai esaurito la sua utilità.

Dopo che la PBoC - banca centrale cinese - ha abbassato per la sesta volta in un anno i tassi di interesse e che la Banca centrale europea ha accennato alla possibilità di un aumento del piano di quantitative easing (QE) a dicembre, la Fed è stretta su più fronti: aumentare ora i tassi di interesse rafforzerebbe ulteriormente il dollaro USA, ferendo le industrie esportatrici statunitensi e frenando con molta probabilità anche la produzione a livello mondiale.

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