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Fed e QE3: il punto della situazione. Parola alla FOMC

mercoledì 12 settembre 2012, di Federica Agostini

Avrà inizio oggi l’atteso incontro della FOMC, l’organo per la politica monetaria della Federal Reserve, e si concluderà domani sera (ore 20:00 locali) con la conferenza stampa del Governatore Bernanke. Il meeting è il più atteso sui mercati valutari del Dollaro Americano: la Banca Centrale Statunitense lancerà il terzo round di quantitative easing? Facciamo il punto della situazione.

Quantitative Easing 3: ovvero?

Con quantitative easing (tradotto talvolta in Italiano come allentamento/alleggerimento quantitativo) è uno strumento di politica monetaria considerato come "non convenzionale"; ovvero uno strumento da utilizzare nelle situazioni in cui le politiche monetarie "solite", per ragioni diverse, smettono di sortire gli effetti desiderati e la Banca Centrale ritiene necessaria l’introduzione di ulteriori strumenti monetari.

Nel caso della Federal Reserve, il QE si traduce in acquisti di capitali finanziari da banche commerciali o istituzioni private con il fine di implementare e promuovere la crescita economica. Parliamo di QE3 perché il quantitative easing nella storia della Fed ha due precedenti: QE1, dal dicembre 2008 al marzo 2010, QE2, dal novembre 2010 a giugno 2011: per un totale di 600 miliardi di dollari a intervento.

QE3: i pro

Dopo i dati sulla creazione dei posti di lavoro relativi al mese di agosto, economisti e mercati sono ormai convinti che la Federal Reserve sia prossima al lancio di un nuovo round di acquisti. Inoltre, stando alle ultime Minute della FOMC, "alcuni" membri erano favorevoli ad implementare le politiche monetarie al fine di tornare ad una crescita economica sostenibile; durante il discorso di Jackson Hole, il governatore Bernanke ha discusso i pro e i contro dell’attuazione di misure "poco convenzionali" nella politica monetaria, ma ha anche esplicitamente detto che la Fed potrebbe "decidere di utilizzare queste politiche, se le condizioni economiche lo richiederanno".

QE3: i contro

C’è una fetta di analisti ed economisti, invece, a sostegno dell’idea che la Fed non annuncerà alcuna misura straordinaria da questo incontro. La ragione? Le prossime elezioni presidenziali di Novembre. Inoltre, sostengono, è possibile che per la fine dell’anno le condizioni economiche peggiorino ancora. Pochi giorni fa, l’economista Nouriel Roubini ha previsto un rallentamento generale dell’economia statunitense entro la fine dell’anno e ieri l’agenzia di rating Moody’s ha minacciato il prezioso rating AAA degli Stati Uniti.

Elezioni presidenziali e QE: c’è una relazione

Un articolo del New York Times titola così: Stimoli economici in vista delle Elezioni? E’ già stato fatto. Nel 1992 la Fed, nel tentativo di incentivare un’economia dormiente, ha tagliato i tassi di interesse: una mossa tuttavia insufficiente a cambiare il corso delle elezioni presidenziali e della campagna elettorale dell’allora presidente George H.W. Bush che qualche tempo dopo ha additato il ritardo nell’intervento della Fed tra le cause del mancato rinnovo del suo mandato.

Giovedì, tutti si attendono l’annuncio da parte della Fed di un nuovo strumento per stimolare l’economia, nel bel mezzo della stagione della campagna presidenziale. Le alte cariche della Banca Centrale insistono su come la politica e la politica monetaria siano cose ben distinte e indipendenti, ma è pur vero che l’imminenza delle prossime elezioni rende inevitabile che le decisioni prese dalla commissione (FOMC) della Fed passeranno al giudizio sotto l’attenta lente politica.

L’opinione politica, al riguardo è divisa: da una parte i Repubblicani, che invitano la Fed a non agire e, anzi, vorrebbero imporre dei limiti alla gestione delle politiche monetarie da parte della banca centrale. D’altra parte, invece, alcuni Democratici riprendono la voce di Bush, lamentando che l’intervento della Fed sia esiguo e in ritardo.

A quando il verdetto?

Come già annunciato, la conferenza stampa e il discorso del Governatore avranno luogo al termine del meeting, ovvero domani alle ore 20:00 locali. Gli ufficiali della Fed hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo alla possibilità di nuovi stimoli che a partire dal prossimo anno si troverà in congiunzione con l’aumento delle tasse e dei tagli ai bilanci. D’altra parte, se fino ad oggi qualcuno ha sostenuto che il QE3 non sarebbe stato lanciato per mezzo delle elezioni, la storia ha dimostrato il contrario.

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