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FMI: “La crescita mondiale è ripartita, ma le sfide che abbiamo davanti sono molte”

domenica 23 aprile 2017, di Christian Dalenz

Presentato il nuovo World Economic Outlook. Il report del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) di questo Aprile ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita mondiale. Buone notizie anche per l’Italia: anche da noi la crescita è rivista al rialzo.
Ma nonostante il quadro si trovi in miglioramento, le sfide da affrontare sono molte, ed è necessario mantenere alta l’attenzione. E’ questo l’avviso che lanciano sia la direttrice del Fmi, Christine Lagarde, che il capo economista dell’istituzione, Maurice Obstfeld. E anche per l’Italia, le nostre prospettive economiche rimangono deboli

Lagarde: “Il protezionismo è una spada di Damocle”

La crescita si e’ messa in moto, anche in Europa, ma sussistono incertezze politiche, inclusa quella che lei definisce la "spada di Damocle del protezionismo", in particolare in Francia e Stati Uniti: e’ la preoccupazione espressa dalla direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, in un’intervista a Repubblica.
Per quanto riguarda le elezioni presidenziali nel suo Paese, la Francia, la Lagarde non entra in dettaglio ma osserva che

"alcune idee al centro del dibattito politico sembrano finalizzate a scompaginare l’attuale architettura dell’Unione europea. Quanto prima svanirà tale incertezza, tanto meglio sarà per l’economia globale e per la zona euro"

Su Trump rileva "le grandi discrepanze tra la retorica usata nel periodo preelettorale e i provvedimenti varati nelle recenti settimane" e si e’ detta "confortata dalla loro volontà di cooperare" anche per un "equo" commercio globale.
Sulla zona euro, Lagarde ha affermato la necessità di completare il processo in integrazione, anche con la nomina di "un unico ministro delle Finanze", con un Patto di stabilità "più efficiente e rispettato", "politiche fiscali uniche e comuni" e il completamento dell’unificazione bancaria.

Obstfeld: “Ci sono segnali positivi, ma anche venti contrari”

Dal blog del FMI Maurice Obstfeld fa un riassunto completo di quanto sta accadendo e di quello che ci aspetta.

L’economia mondiale "sta prendendo slancio" ma ciò non significa "essere con certezza fuori dal guado". Questo miglioramento e’ legato in primo luogo dalle buone notizie dall’Europa e dall’Asia, ma "se l’attuale slancio rimarrà sostenibile e’ un punto interrogativo", avverte Obstfeld. Questo perchè "l’economia mondiale e’ ancora alle prese con venti contrari", insiste il capo economista dell’Fmi, con bassi aumenti della produttività "che persisteranno per un certo periodo di tempo", mentre "diversi importanti rischi al ribasso minacciano le nostre stime di base".

I consigli di Obstfeld per contrastare i problemi economici:

 Sostenere la domanda
 Ripianare i bilanci pubblici dove possibile
 Riforme strutturali per spingere la produttività
 Investimenti pubblici in infrastrutture e politiche di bilancio per la crescita
 Rendere il debito pubblico sostenibile dove necessario

Obstfeld: “Il multilateralismo è la chiave per affrontare le sfide globali”

La crescita mondiale e la stabilita’ "dipendono dalla collaborazione multilaterale su una gamma di problemi che superano i confini nazionali, non solo sul commercio".

Le sfide globali che abbiamo davanti secondo Obstfeld sono:

 Il controllo finanziario
 Il contenimento dell’evasione
 Il clima
 Le malattie
 Le politiche per i rifugiati
 La lotta alle carestie.

Il capo economista del Fmi ritiene che "storicamente, approcci di cooperazione inclusivi verso l’interdipendenza hanno funzionato meglio della loro negazione". Tuttavia, avverte, i politici devono "lavorare duramente per assicurare che i guadagni derivanti dall’interdipendenza, che sono sostanziali, vengano ampiamenti condivisi". Con ciò intendendo che i benefici della globalizzazione devono essere allargati a tutti e tutte.

I numeri

Il World Economic Outlook presenta in effetti cifre positive.

Crescita del PIL

Si prevede infatti che il PIL crescerà in maniera costante nel mondo, in quasi tutte le aree geografiche e in molti dei singoli Paesi qui considerati. Non in tutti però: tra questi, l’Italia, che ha un crescita molto debole (+0,9%) quest’anno, e si prevede rallenti nei prossimi (+0,8% sia nel 2018 che nel 2019). Quasi ovunque le stime sono comunque in rialzo rispetto alle precedenti rilevazioni, compreso quanto riguarda il nostro Paese.

Disoccupazione

Anche la disoccupazione è destinata a scendere ovunque. In Italia dovrebbe calare all’11% nel 2018, dopo che nel 2016 è stata dell’ 11,7%. Ma solo in Grecia e Spagna è previsto che la situazione sarà peggiore, fra i Paesi europei.

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