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FED rinvia il tapering e conferma i tassi di interesse intorno allo zero
giovedì 31 ottobre 2013, di
Nessuna novità dal meeting del Fomc, il braccio operativo della FED. Come da attese l’attuale piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese, ampliato con la terza tranche nel settembre dello scorso anno, non sarà modificato. Il tapering, ovvero il piano di riduzione degli stimoli monetari, è stato nuovamente rinviato. L’istituto monetario di Washington continuerà a comprare ogni mese 40 miliardi di dollari di titoli garantiti da mutui e 45 miliardi di titoli di stato. Nessuna novità anche per ciò che concerne il livello del costo del denaro: i tassi di interesse sono stati confermati nel range 0-0,25%.
La FED ha spiegato che la decisione di portare avanti una politica monetaria ultra-accomodante è stata presa a seguito della valutazione dell’andamento dell’economia americana, che cresce ancora a ritmi troppo moderati e senza un’accelerazione importante nel mercato del lavoro. Inoltre bisogna considerare anche l’impatto di una politica fiscale restrittiva e il recente blocco delle attività governative non essenziali, che hanno provocato danni al pil per decine di miliardi di dollari. Insomma, per il tapering è ancora troppo presto.
La decisione del Fomc è stata presa quasi all’unanimità. Su dieci membri solo Esther George, numero uno della FED di Kansas City, ha votato contro il mantenimento del piano di QE, come del resto aveva già fatto in tutte le precedenti riunioni del 2013. I tassi di interesse restano fermi vicini allo zero e ormai non vengono più modificati da dicembre 2008. La FED ha spiegato che i tassi non saranno alzati fino a quando il tasso di disoccupazione non scenderà in area 6,5% (a settembre era al 7,2%). Il mercato sconta il primo rialzo dei tassi solo a fine 2015, mentre per il tapering si stima che possa avere inizio a marzo 2014.