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FED: Tapering o non-tapering? Questo è il dilemma di Bernanke (e dei mercati)

martedì 18 giugno 2013, di Federica Agostini

L’ora X dell’appuntamento con la Federal Reserve è sempre più vicina e secondo l’opinione condivisa, domani Ben Bernanke annuncerà l’assottigliamento (il cosiddetto "tapering") del programma di quantitative easing col quale, attualmente, la banca compra 85 miliardi di dollari in asset ogni mese. Niente panico, il Chairman della Fed riequilibrerà la situazione annunciando che ogni futura mossa della Fed dipende dall’andamento dell’economia, scrive il Financial Times.

Il doppio problema di Bernanke

Il numero uno della Fed ha un doppio problema di comunicazione. I mercati sembrano riluttanti nel voler riconoscere i miglioramenti dell’economia che stanno portando la Fed a considerare la riduzione del piano di acquisti. Inoltre, sembrerebbe che i mercati siano propensi a supporre, erroneamente, che qualsiasi forma di tapering comporti il minore interesse della banca centrale nei confronti della ripresa economica.

Dunque, Bernanke dovrà fare attenzione su entrambi i fronti combinando un messaggio ottimista sulla forza dell’economia tale da giustificare una riduzione degli aiuti e allo stesso tempo specificando che il "tapering" dipende dai miglioramenti registrati in ambito economico e non implica l’aumento dei tassi di interesse.

Quando lo scorso settembre la Federal Reserve ha avviato il QE3 allo stesso tempo ha annunciato la propria intenzione di voler continuare con gli acquisti fino a quando non si fosse materializzato un "sostanziale miglioramento" delle prospettive sul mercato del lavoro.

Da allora, sono due gli sviluppi principali che hanno guidato gli interventi verso una riduzione degli acquisti.

Anzitutto, gli indicatori principali per il mercato del lavoro utilizzati dalla Fed mostrano segni di miglioramento. Le proiezioni della banca centrale per la disoccupazione alla fine del 2013 sono state riviste al ribasso al 7.4%, rispetto al precedente 7.7%.

Inoltre, anche i payrolls sono andati crescendo. Le pubblicazioni mensili cominciano ad essere meno volatili. Nel complesso, dunque, il mercato del lavoro statunitense mostra inconfondibili segni di miglioramento.

Tapering o non-tapering?

Se la Fed continuasse a comprare ad un ritmo di 85 miliardi al mese è come se i vigili del fuoco decidessero di pompare più acqua su un fuoco in via di spegnimento. Ad un certo punto l’acqua farebbe più danni di quanti non ne avrebbe fatti il fuoco.

A questo punto esistono sostanzialmente due complicazioni: la prima, minore, è rappresentata dal calo dell’inflazione. La seconda complicazione, invece, è rappresentata dall’aumento dei rendimenti sui titoli di stato, un’impennata innescata dalla confusione generata attorno alla questione della riduzione del QE della Fed.

Difficilmente la Federal Reserve si farà condizionare o ritarderà il tapering a causa dei movimenti di mercato. Tuttavia, questa instabilità la renderà certamente più cauta.

Dal Financial Times: Fed likely to signal tapering move is close

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