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Elezioni 2013: ecco i simboli cloni di Monti, Grillo e Ingroia
sabato 12 gennaio 2013, di
Il calendario elettorale ha stabilito tutte le scadenze fino alle elezioni del prossimo 24 febbraio. Entro le 16 del 13 gennaio 2013 devono essere depositati tutti i contrassegni presso il Viminale. Dopo una lunga fila, i contrassegni presentati fino alla serata di ieri erano circa 100. Tra questi spuntano i simboli cloni di Monti, Grillo e Ingroia. Si tratta delle cosiddette liste civette.
I simboli cloni
I più colpiti dai simboli cloni sono stati Mario Monti e la sua “Scelta civica. Con Monti per l’Italia”, Beppe Grillo con il M5S e Antonio Ingroia leader di Rivoluzione Civile. I responsabili di aver depositato liste con simboli cloni sono Andrea Massimiliano Foti, Samuele Monti e Massimiliano Loda.
- Andrea Massimiliano Foti ha presentato il simbolo clone del M5S di Beppe Grillo, sostenendo di essere un ex grillino e di non aver esibito un simbolo clonato, bensì il “suo”, quello creato e registrato nel 2007, quando con degli amici decise di fondare il Movimento5Stelle “con tanto di statuto, atto costitutivo, programma e simbolo molto simile a quello successivamente adottato da Grillo”. Quest’ultimo ha messo in discussione la presenza del M5S alle elezioni qualora ci fosse un simbolo confondibile;
- il simbolo clone della lista Monti è stato presentato da Samuele Monti, consigliere comunale di una lista civica a Frabosa Soprana (Cuneo), che concorre con “Per l’Europa Monti presidente”;
- Massimiliano Loda, insegnante di matematica e fisica, ex Lega Nord, è invece reo di aver clonato il simbolo di “Rivoluzione Civile-Ingroia” con “Rivoluzione Civile”.
Nell’immagine sono evidenti i simboli clonati. Il secondo in alto a sinistra e il primo in alto a destra sono quasi identici, ma il sesto è quello "ufficiale" di Grillo per la scritta in basso beppegrillo.it. In basso a sinistra i cloni della lista Monti, il cui simbolo ufficiale è il terzo. Il terzo in alto a sinistra è invece il simbolo di "Rivoluzione Civile" di Loda, perchè non figura la scritta Ingroia.
Questo è il simbolo ufficiale di "Rivoluzione Civile" di Ingroia.
Tra le liste più insolite ci sono: il “Partito internettiano” e quello dei “Poeti in azione”. Tra le liste femminili figurano “Fratellanza donne” (Liguria) e “Donne per l’Italia” (Veneto, Lazio).
Le regole per il deposito dei contrassegni
L’art. 14 del D.P.R. n. 361/1957 (Testo Unico delle Leggi Elettorali) sancisce il divieto di presentare “contrassegni identici o confondibili con quelli presentati in precedenza ovvero con quelli riproducenti simboli, elementi e diciture, o solo alcuni di essi, usati tradizionalmente da altri partiti”.
Qualora il contrassegno risulti in contrasto con le regole previste, il ministero dell’Interno dovrà chiedere al depositante di sostituirlo entro 48 ore. La decisione non è definitiva perché il depositante, o un altro depositante che ritiene di essere stato clonato, può opporsi all’Ufficio centrale nazionale presso la Corte di Cassazione, che deciderà entro 48 ore, comunicandolo al ministero e ai diretti interessati. Se l’opposizione è respinta, il contrassegno rifiutato non può più essere sostituito. Entro martedì invece per i simboli regolari ci sarà la conferma della regolarità e dell’avvenuto deposito.
