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Eurozona: graduale ripresa alla fine dell’anno. Le ricette per uscire dalla crisi

martedì 19 febbraio 2013, di Erika Di Dio

"Il 2013 è iniziato con un quadro più stabile ma non c’è ancora nessun miglioramento per l’economia reale e anche in Italia le banche cominciano a soffrire la lunga recessione": parla così Mario Draghi, in una lunga audizione al Parlamento europeo. Il peggio non è ancora alle spalle e il presidente della Bce ha voluto precisare che, "Servono ulteriori sforzi all’Europa per uscire dalla crisi. Nel 2013 il contesto finanziario si presenta più stabile rispetto agli ultimi anni, grazie ai progressi registrati dai governi e alle misure adottate dalle istituzioni europee, ma c’è ancora molto da fare per ripristinare la fiducia dei mercati e dei cittadini e ricostruire stabilità e crescita".

Come uscire dalla crisi

La ricetta è sempre la stessa: tagli alla spesa, ma non aumenti delle tasse, che sono già altissime in Europa; il presidente ha infatti detto, "’Il consolidamento è necessario, sappiamo che ha effetti sulla contrazione economica a breve termine ma non si deve abolire o attenuarlo ma si possono mitigarne gli effetti, ad esempio costruendo un consolidamento basato meno sull’aumento delle tasse".

Bisogna poi ripristinare bisogna la fiducia nelle banche, che devono ritornare a concedere prestiti.

Fondamentale ancora la creazione di un meccanismo di vigilanza unico per l’Eurozona per "progredire verso un’unione finanziaria".

Infine, per quanto riguarda l’Italia, Draghi ha spiegato che le maggiori banche sono "ben capitalizzate" e che quello di Mps deve essere considerato "un caso isolato", non avendo avuto un vero e proprio problema di gestione, bensì di condotta criminale.

Previsioni

Per quanto riguarda le previsioni, si pensa che "l’economia dell’Eurozona resterà debole all’inizio del 2013 e poi avrà una graduale ripresa nel corso dell’anno" e Draghi ha detto di aspettarsi che "l’inflazione nell’area dell’euro, che è scesa al 2% a Gennaio, scenda sotto il 2% nel prossimo futuro".

Intanto, da Berlino la Bundesbank annuncia che la crescita in Germania arriverà prima del previsto, ossia già nel primo trimestre del 2013, dopo la contrazione (-0,6%) degli ultimi tre mesi del 2012.

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