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Disoccupazione giovanile in calo, ma sono sempre meno i contratti indeterminati
martedì 3 ottobre 2017, di
Disoccupazione giovanile: forte calo nello scorso agosto 2017.
Una buona notizia riportata dall’Istat che individua una diminuzione di circa 0,2 punti, portando così il tasso di disoccupazione giovanile a circa il 35,1%.
Notevole l’abbassamento rispetto al 2016, quando la disoccupazione giovanile era di 2,2% punti in più. La buona notizia riportata dall’Istat è allo stesso tempo un campanello d’allarme per la situazione speculare che riguarda il mondo del lavoro.
Se da una parte infatti l’occupazione è in crescita, specie quella giovanile, dall’altra, ciò ha comportato un aumento dei contratti a termine.
Cosa comporta un andamento del genere? La disoccupazione continuerà a calare a svantaggio della presenza dei contratti a tempo indeterminato?
Disoccupazione in calo, contratti a termine in aumento
Secondo i dati dell’Istat, il tasso della disoccupazione giovanile è calato di circa lo 0,2% nel mese di agosto.
In aumento dunque gli occupati che salgono a 36 mila persone in più rispetto allo scorso luglio. I dati certificano che l’occupazione sale al 58,2%, mentre la disoccupazione è scesa all’11,2%.
La crescita, che interessa quasi tutte le classi di età, è dovuta principalmente ad un calo della stabilizzazione del lavoro: molti più disoccupati accettano lavori temporanei pur di lavorare.
Ecco i dati sull’incremento dell’occupazione, a discapito di contratti a tempo indeterminato.
Le classi generazionali tra occupazione e disoccupazione
La crescita dell’occupazione nel mondo lavorativo interessa diverse classi di età, escludendo però la fascia tra i 35-49 anni. Ciò è dipeso principalmente dal calo demografico.
A far da traino invece, sono le donne con un tasso di occupazione salito ad agosto al 48,9%, pur sempre inferiore rispetto a quello maschile (67,5%).
La crescita avviene soprattutto tra gli occupati dipendenti, rispetto a quelli indipendenti che sono ancora pochi. Crescono contemporaneamente sia gli occupati over 50 che la classe tra i 15 e 34 anni di età.
Disoccupazione, dati Istat agosto 2017: Ministro Poletti più fiducioso
Pur con le dovute cautele, anche lo stesso ministro del Lavoro Giuliano Poletti accoglie con entusiasmo le notizie che provengono dai dati Istat.
Il miglioramento dell’occupazione italiana accompagna anche quello dell’economia.
Secondo il ministro anche l’analisi del numero degli inattivi è importante, o meglio è:
“rilevante il crollo degli inattivi: diminuiscono di 391 mila in un anno e di 921 mila da febbraio 2014, per effetto dell’aumento degli occupati. Diminuiscono i disoccupati: -60 mila in un anno, -368 mila da febbraio 2014.”