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Detrazioni fiscali 2014, sopra i 4000 euro serve la verifica. Addio ai rimborsi automatici
venerdì 24 gennaio 2014, di
Detrazioni fiscali 2014, l’Erario italiano si è fatto più sospettoso e ha deciso di vederci chiaro. E’ una deduzione logica se andiamo a guardare che cosa è cambiato nel complesso meccanismo dei rimborsi fiscali, grazie all’entrata in vigore della legge di Stabilità.
Che cosa cambia per i contribuenti?
Mentre si discuteva ancora del possibile taglio alle detrazioni Irpef, poi derubricato a riduzione in base al reddito, e infine del tutto scongiurato, è passata quasi inosservata la modifica alla norma che consentiva a lavoratori dipendenti e pensionati che compilano il 730 di ottenere automaticamente il rimborso delle detrazioni tramite sostituto d’imposta o Caf. La novità può sembrare di poco conto (da quest’anno dovranno attendere il via libera dell’Agenzia delle Entrate, che sarà chiamata a verificare se effettivamente sussiste il diritto al rimborso) ma, di fatto, è un dispositivo che allunga a dismisura i tempi per il rimborso. Alla certezza di un rimborso generalmente erogato a metà anno, infatti, adesso si andrà incontro alle eterne attese derivanti dai riti bizantini della nostra burocrazia pubblica.
Rimborsi senza più certezza nei tempi
Una modifica che rischia di danneggiare non poco coloro che hanno diritto a godere delle detrazioni fiscali, soprattutto se consideriamo la notissima tendenza dello Stato italiano a essere un ferocissimo riscossore (quando si tratta di incassare) ma, al tempo stesso, il peggior pagatore d’Europa (per quanto riguarda i suoi debiti). Che cosa dovranno fare i contribuenti italiani? A quanto pare armarsi di santa pazienza: l’Agenzia delle Entrate avrà ben sei mesi di tempo per vagliare accuratamente le richieste di rimborso, senza però che sia prevista una qualsiasi forma di sanzione nei suoi confronti nel caso in cui essa stessa sfori i tempi previsti. Facile, quindi, che le pratiche in questione vengano evase il più tardi possibile.
Insomma, una vicenda che ha il sapore amaro della beffa, soprattutto perché la novità riguarderà la dichiarazione dei redditi 2014 (riferita ai redditi 2013). In pratica, mentre il Governo incentivava i cittadini a impegnarsi in importanti opere di ristrutturazione energetica promettendo allettanti sconti fiscali, nel frattempo ha pensato bene di cancellare quelle norme che consentivano agli stessi cittadini di incassare automaticamente il loro rimborso Irpef.
Chi ci rimetterà?
Per quanto riguarda gli interessati, non parliamo, ovviamente, di una platea vastissima di contribuenti: secondo i dati del ministero dell’Economia, infatti, appena l’1,2 per cento degli italiani riesce a maturare un diritto al rimborso Irpef superiore ai 4 mila euro. Per gli altri non cambierà praticamente nulla, ma certo quello che vi abbiamo raccontato è un precedente preoccupante, che rischia di disincentivare chi sta pensando di ristrutturare casa, magari proprio grazie agli incentivi legati agli ecobonus.