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Crisi: quanto costa l’austerità alle famiglie europee?
lunedì 24 ottobre 2011, di
CRISI, AUSTERITA’ - All’indomani del voto in Grecia, in virtù del quale saranno introdotte nuove misure di austerità, ecco il conto che le famiglie dei diversi paesi della zona euro in cui sono stati annunciati programmi di rigore, stanno pagando, e continueranno a pagare nei prossimi anni.
Questi piani di ausetrity si traducono in maggiori imposte, nuove tasse (solidarietà, redditi elevati, energia etc), soppressione di benefici sociali o ancora tagli salariali e licenziamenti ... L’ obiettivo, per tutti, è uno: sanare le esangui finanze pubbliche e raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2015, per i meno ottimisti.
Sono le famiglie greche a dover pagare il conto più salato, ancor più che negli altri due paesi, Irlanda e Portogallo. Tutti e tre gli Stati hanno ottenuto l’aiuto dell’Unione europea e del Fondo monetario internazionale.
Le cifre seguenti sono suscettibili di essere riviste al rialzo a causa del persitere (e dell’aggravarsi) della crisi del debito.
Grecia:
Famiglie: 4.356.600
Reddito medio lordo annuo per famiglia: € 41.725
I Greci pagheranno il prezzo più alto.
Nel 2010, Atene ha dovuto "fare economia", realizzando un primo piano di austerity, per 12,2 miliardi. Questo si è tradotto in una "fattura" di 2.800 euro presentata ad ogni famiglia greca, pari al 6,8% del reddito lordo.
Bisogna quindi aggiungere 7.700 € per nucleo familiare, pari al 18,5% del reddito per famiglia, nel quadro del disegno di legge pluriennale 2010-2015, teso a realizzare 33,6 miliardi di ulteriori risparmi.
Portogallo:
Famiglie: 3.942.200
Reddito medio lordo annuo per famiglia: € 32.407
Ammontare dei risparmi: 10,35 miliardi di euro, secondo il bilancio 2012.
Pro capite, il conto da pagare ammonta a circa 1.000 euro, in un paese dove il salario minimo annuale è di € 6.780 che, per nucleo famigliare, sale a 2.625 euro, ovvero l’ 8,10% del reddito.
Inoltre, il numero di giorni di ferie è stato ridotto e l’orario di lavoro e aumentato di 30 minuti. A questo si aggiunge la rimozione della 13esima e 14esima mensilità per i funzionari.
Irlanda:
Famiglie: 1.665.800
Reddito medio lordo annuo per famiglia: € 57.519
Ammontare del risparmio: 15 miliardi di euro entro il 2014.
Sei miliardi di euro (40% di questi risparmi) dovrebbero essere raccolti quest’anno, equivalenti ad uno sforzo di circa 1.500 euro pro capite.
Il conto per famiglia è di 3.600 euro, pari al 6,25% del reddito, che dovrebbe arrivare a quota 2.160 euro anno prossimo.
Il salario minimo è stato ridotto di 1 euro, da 8,65 € a 7,65 € / ora.
Ma a differenza dei paesi in difficoltà, la crescita dell’Irlanda è ripresa leggermente (1% quest’anno contro -1% nel 2010, secondo la Banca centrale), anche se nuove misure di austerità non sono escluse.
Spagna:
Famiglie: 17.172.400
Reddito medio lordo annuo per famiglia: € 42.529
Entità del risparmio: 50 miliardi di euro
Il conto per ogni famiglia è di € 2.911, pari al 6% del reddito annuo.
Italia:
Famiglie: 24.257.900
Reddito medio lordo annuo per famiglia: € 42.616
Risparmio totale: 102,2 miliardi di euro entro il 2013.
Il conto è di 4.107 € per nucleo familiare nell’arco di un triennio, o di 1.369 € all’anno, pari al 3,21% del reddito per famiglia.
Francia:
Famiglie: 27.415.400
Reddito medio lordo annuo per famiglia: € 48.604
Ammontare del risparmio: 11 miliardi nel 2011 e 11 miliardi nel 2012
Il conto è di 401,23 € per famiglia all’anno, o 0,82% del reddito per famiglia.
Germania:
Famiglie: 39.615.900
Reddito medio lordo annuo per famiglia: € 42.600
Quantità di risparmio: 80 miliardi di euro entro il 2014.
Il conto è di 2.020 € per famiglia nell’arco di quattro anni, o 505 euro all’anno, che si traduce nell’ 1,2% del reddito familiare annuo.
Fonte: Eurostat