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Crisi in Grecia: quanto può sopravvivere il Paese di Tsipras senza finanziamenti UE?
giovedì 2 luglio 2015, di
La Grecia, colpita dalla crisi del debito, è vicina al collasso, ma le cose potrebbero peggiorare ancora per l’economia, la moneta, il settore pubblico e le banche.
La liquidità è in via di esaurimento e con un accordo che tarda ancora ad arrivare, la Grecia corre il rischio di non ricevere più i finanziamenti dai creditori e di uscire dall’Area Euro.
Dopo che la Grecia si è chiamata fuori dalle trattative a Bruxelles lo scorso venerdì e ha annunciato un referendum, una domanda risuona tra economisti, investitori e curiosi: per quanto tempo la Grecia può sopravvivere senza i finanziamenti dei creditori prima di crollare?
Esaminiamo punto per punto qual è la situazione attuale di liquidità del Paese ellenico e in che modo la Grecia potrebbe cercare di sopravvivere anche senza i fondi di salvataggio.
Grecia: quando finirà la liquidità?
Le banche sembrano avere abbastanza denaro per pagare i 2 miliardi di euro in contributi assistenziali e pensionistici questa settimana e gran parte del settore pubblico. Ciò che invece non è chiaro è l’importo dei fondi rimasti nel settore bancario disponibili ai clienti delle banche se le trattative con l’Unione europea dovessero trascinarsi per diverse settimane. Le banche hanno già limitato ai clienti i prelievi per un tetto massimo di 60 euro al giorno. Nessuno ha ancora comunicato per quanto tempo ancora le banche potranno emettere denaro contante dai bancomat.
La Grecia può fallire veramente?
Un paese non è come una famiglia che non ha disponibilità di liquidità e non può permettersi di pagare un mutuo. La cosa peggiore che può succedere è che la banca centrale greca sia costretta a passare ad una nuova moneta, molto probabilmente ad un valore inferiore a quello dell’euro.
Le trattative tra la Grecia e i creditori
I greci potrebbero elaborare un piano di gestione del debito per pagamenti frammentati lungo diversi anni, probabilmente con una pausa per un anno o due, mentre il Paese cerca di ristrutturare l’assetto organizzativo, e con uno sconto sulla somma orginale dovuta ai creditori.
Nessuno sa ancora con certezza come andrà a finire. Non ci sono precedenti in questa situazione in cui il paese va in default sul debito e a corto di liquidità nell’unione monetaria. Atene potrebbe contare sul grande numero di euro che nuotano intorno all’economia e sui fondi azionari presenti nell’interno del sistema bancario ancora per diverse settimane, soprattutto se la BCE mantiene il costo dell’euro basso per le banche nazionali.
Grecia: per quanto può resistere?
Diversi mesi, se la BCE avrà il suo ruolo. Ma c’è un problema; la banca centrale ellenica non può rimborsare il prestito da 3,5 miliardi alla BCE il 20 luglio. La BCE ha già lasciato intendere che potrebbe chiedere più garanzie alle banche greche per gli 89 miliardi di euro di fondi d’assistenza di emergenza che sono stati pompati nel sistema bancario. Se non ci saranno abbastanza fondi per effettuare il pagamento da 3,5 miliardi, la BCE potrebbe interrompere l’accesso alla liquidità in euro, Senza euro, le banche greche avrebbero molte difficoltà a rimanere aperte.
Perché la BCE potrebbe smettere di dare liquidità alla Grecia?
Se la Banca Centrale Europea non vedrà una risoluzione sulle trattative tra la Grecia e i suoi creditori, potrebbe considerare la Grecia “insolvente” e bloccare un ulteriore accesso alle banche greche. Atene potrebbe essere costretta a emettere dei “pagherò” ai fornitori e probabilmente anche ai dipendenti e ai destinatari di assistenza sociale, approvando una legge che costringe le imprese a riconoscere i pagherò come valuta. Poi si potrebbe iniziare a stampare dracme.