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Compensazione crediti fiscali 2014: vincoli, decorrenza, motivazioni. Ecco come cambierà il prossimo anno
sabato 28 dicembre 2013, di
La legge di stabilità 2014 tra le tante novità approvate, contiene una nuova disciplina riguardante la compensazione dei crediti fiscali che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2014.
Tra le tante novità previste, spicca quella sull’apposizione del visto di conformità della dichiarazione nel caso in cui il contribuente attui la compensazione orizzontale di crediti, per un importo superiore a 15mila, relativo alle imposte sui redditi (IRES e IRPEF) e relative addizionali, alle ritenute alla fonte, alle imposte sostitutive e all’IRAP.
I nuovi vincoli
Per quanto riguarda i vincoli della compensazione dei crediti fiscali, la normativa che entrerà in vigore il prossimo anno, introduce dei meccanismi simili a quelli attuati per la compensazione del credito IVA.
L’utilizzo in compensazione sarà infatti subordinato alle imposte dirette IRES, IRAP, IRPEF, per un importo superiore a 15mila euro, in alternativa al seguente adempimento:
- apposizione del visto di conformità nella dichiarazione da parte di un intermediario abilitato;
- sottoscrizione della dichiarazione da parte del collegio sindacale investito di controllo contabile.
Assente però l’obbligo di differimento della possibilità di compensazione orizzontale al giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito, prevista invece per la compensazione IVA.
Decorrenza
La Legge di stabilità 2014 introduce nuovi vincoli a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013. Questi vincoli si applicheranno quindi, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare, a partire dalle dichiarazioni dei redditi ed IRAP relative al periodo d’imposta 2013.
Riassumendo, dal 1° gennaio 2014 prenderanno il via le compensazioni dei crediti d’imposta risultanti dalle stesse dichiarazioni e nel caso in cui l’importo superi i 15mila euro si dovrà apporre il visto di conformità.
Motivazione
Le motivazioni alla base della decisione presa dall’esecutivo risiede quindi nella volontà di contrastare fenomeni di abuso e frode mediante compensazione dei crediti fiscali nel comparto delle imposte sui redditi. Il maggior onere amministrativo derivante dalla misura infatti, arginerà eventuali comportamenti illeciti dei contribuenti.
E chi invece ha sempre agito correttamente? Dovrà sottostare alle medesime restrizioni e subire la nuova normativa.