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BCE: stress test nel 2018 per quattro banche italiane
martedì 19 dicembre 2017, di
La BCE effettuerà stress test sulle maggiori banche europee e programmerà preparativi tecnici in vista della Brexit. L’istituto centrale di Francoforte vuole infatti arrivare preparata all’appuntamento del marzo 2019, quando il Regno Unito uscirà ufficialmente dall’Unione Europea. Quattro sono le banche italiane interessate: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Ubi.
BCE programma stress test sulle maggiori banche italiane
Il primo programma di stress test nel 2018, annunciato dalla BCE, riguarderà solo le quattro banche italiane precedentemente citate. Si esclude Monte dei Paschi perché è impegnata nel suo rilancio, concordato proprio con l’istituto guidato da Mario Draghi.
Successivamente la BCE eseguirà stress test anche suli altri istituti bancari significativi europei, che sono stati esclusi dalla prima tornata.
La comunicazione è arrivata proprio dalla BCE nel documento “Vigilanza bancaria della BCE: priorità di vigilanza dell’MVU per il 2018”. L’obiettivo è quello di rafforzare le banche nella loro gestione dei rischi in vista di uno scenario completamente avverso.
I risultati degli stress test confluiranno nello SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), dove verranno valutati anche singolarmente. La BCE intende infatti vigilare su ogni singolo istituto bancario in modo differente, tenendo in considerazione il profilo di rischio a cui ogni banca è esposta.
Dopo l’annuncio della BCE le banche interessate agli stress test facenti parte del FTSE MIB non hanno reagito in modo unanime. Banco BPM vola con il 3,12%, mentre Ubi Banca registra una performance positiva con lo 0,32%.
Unicredit segna invece -0,55%, in perdita anche Intesa Sanpaolo (-0,57%).
BPER Banca, che non sarà oggetto di stress test, risulta essere il titolo bancario migliore della giornata con +3,42%.
La BCE si concentrerà inoltre sulla Brexit, che sarà l’osservato speciale per tutto il 2018. Intenzione dell’istituto di Francoforte è quella di verificare insieme alle autorità nazionali competenti la possibile situazione europea dopo l’uscita del Regno Unito, continuando a valutare i piani di trasferimento dell’operatività delle banche dal Regno Unito all’eurozona, incluse le domande di rilascio dell’autorizzazione all’attività bancaria.
La Bank of England ha già effettuato gli stress test sulle principali banche britanniche in caso di effetti drammaticamente negativi dovuto alla Brexit. Le 7 banche più importanti del Regno Unito hanno superato il test, anche in caso di uscita senza un accordo con l’Unione Europea.