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BCE: il Quantitative Easing scatena la guerra valutaria. Tutte le Nazioni che abbasseranno i tassi
mercoledì 21 gennaio 2015, di
Domani il board della BCE annuncerà il Quantitative Easing. La notizia pare ormai certa e i dubbi riguardano solamente l’ammontare e le modalità di funzionamento dell’acquisto di titoli di Stato.
Gli stimoli monetari avranno lo scopo di indebolire il cambio dell’euro contro le altre valute, rivitalizzando dunque l’inflazione e incrementando il costo dei beni importati.
Secondo i piani l’inflazione dovrebbe cominciare a salire nei primi mesi, allontanando lo spettro deflazione dopo il calo tendenziale dello 0,2% registrato a dicembre 2014.
Quantitative Easing: la risposta delle altre banche centrali
Ma il quantitative easing non avrà ripercussioni solo sull’Eurozona, ma anche sui Paesi esterni, le cui banche centrali preparano le contromosse.
E se il governatore della banca centrale polacca, Marek Belka sta pensando di tagliare i tassi della Polonia dall’attuale minimo storico del 2% per ovviare alla crisi dei mutui contratti in franchi svizzeri, il presidente della banca di Svezia potrebbe decidere di fare lo stesso, dopo le accuse arrivate al Governo scandinavo di aver fatto crollare il Paese in deflazione.
Due giorni la Danimarca ha deciso di tagliare il tasso di riferimento allo 0,05%, mentre quello sui depositi è passato da 0,05% a 0,2%. Ma c’è di più, perché il governatore della banca centrale Lars Rohde ha rilasciato una dichiarazione che somiglia molto al "whatever it takes" pronunciato in passato da Draghi: farà di tutto per difendere la moneta contro l’Euro, ma non seguirà mai le ormei della Swiss National Bank che ha decido di abbandonare il cambio minimo, fissato a 1,20.
Secondo le ultime indiscrezioni, anche la Norvegia potrebbe tagliare presto i tassi di interesse, dopo la riduzione a 1,25% arrivata lo scorso dicembre. Gli analisti parlano di un possibile ulteriore abbassamento all’1% entro il mese di marzo. Ciò che stupisce però è che, a differenza di Eurozona e Svezia, cadute in deflazione, Oslo ha un inflazione pari al 2,4%, mentre la valuta norvegese è scesa rispettivamente del 25% contro il dollaro e del 6% contro l’euro da giugno a oggi.