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Acconti 2014: Irap, Irpef, Ivie, Ivafe, Ires e cedolare secca. Chi è in crisi sceglie il ravvedimento operoso o la rateizzazione del ruolo esecutivo

giovedì 27 novembre 2014, di Valentina Brazioli

Acconti 2014: tra Irap, Irpef, Ivie, Ivafe, Ires e cedolare secca, il prossimo 1 dicembre scatta l’ennesima tagliola fiscale a carico dei contribuenti. Eppure, c’è già chi scommette che a correre a versare quanto dovuto saranno meno persone del solito: la crisi di liquidità costringe a cercare di dilazionare i tempi, magari ricorrendo al ravvedimento operoso o alla rateizzazione del ruolo esecutivo.

Stangata acconti

La situazione, infatti, è andata via via aggravandosi negli ultimi anni: l’effetto dell’applicazione del metodo previsionale (100 per cento dell’Irap, 100 per cento dell’Irpef, 95 per cento della cedolare secca, 100 per cento dell’Ivie e dell’Ivafe, fino al 101,5 per cento dell’Ires) mette profondamente in crisi moltissimi contribuenti. Il fisco, dal canto suo, preleva durante l’anno imposte senza aver ancora determinato il reddito sui cui applicare le relative aliquote.

Ipotesi ravvedimento operoso o rateizzazione del ruolo esecutivo

Di fronte a una situazione di questo tipo, le persone che non hanno a disposizione denaro a sufficienza per affrontare le diverse scadenze, hanno a disposizione due opzioni alternative:

  1. eseguire un pagamento tardivo (rispetto alla scadenza prevista), optando in questo modo per il cosiddetto “ravvedimento operoso” (ai sensi dell’art. 13, dlgs 472/1997). In questo caso, la sanzione potrà essere ridotta nella misura del 3 per cento (dall’originario 30%) a patto che il versamento sia eseguito entro 30 giorni dalla scadenza (il 31/12/2014, se l’acconto è in scadenza il 1 dicembre). Invece, se il pagamento avverrà non oltre il 14 esimo giorno, in virtù del “ravvedimento breve” la sanzione scenderà a 1/15 per ogni giorno di ritardo; se si paga oltre il 30 esimo giorno (ma entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione dei redditi) agli inadempienti verrà applicata la sanzione nella misura del 3,75 per cento. In tutti i casi, bisogna comunque aggiungere gli interessi legali (1 per cento annuo);
  1. attendere che gli importi dovuti vengano iscritti a ruolo, richiedendone la rateizzazione.

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