Voli di Stato, Alfano è il recordman: da agosto 27 volte in Sicilia

Voli di Stato: è Angelino Alfano il ministro ad averne usati di più da agosto ad oggi, con il premier Paolo Gentiloni e la collega di governo Roberta Pinotti a completare il podio di questa speciale classifica redatta da La Repubblica.

Angelino Alfano ancora nel mirino per quanto riguarda i voli di Stato. Dopo le polemiche dello scorso dicembre, quando sia lui che Gentiloni decollarono a pochi minuti di distanza diretti a Bruxelles ognuno con un volo di Stato diverso, il ministro non sembrerebbe aver perso il vezzo di usare in maniera molto disinvolta gli aerei blu.

Da agosto ad oggi, l’attuale ministro degli Esteri ed ex numero uno del dicastero degli Interni, ha usufruito per 68 volte di voli di Stato dirigendosi per ben 27 volte nella sua terra d’origine, ovvero la Sicilia.

Molto più staccati, compaiono nella graduatoria il premier Paolo Gentiloni e il ministro della Difesa Roberta Pinotti, anche lei spesso diretta nella sua Genova.

Voli di Stato: Alfano in testa

Il quotidiano La Repubblica ha pubblicato una interessante indagine sui voli di Stato. Nel periodo preso in considerazione da agosto ad oggi, il giornale ha stilato una speciale classifica dei sette membri del governo che più hanno utilizzato gli “aerei blu”:

1. Angelino Alfano 68
2. Paolo Gentiloni 43
3. Roberta Pinotti 31
4. Claudio De Vincenti 20
5. Andrea Orlando 12
6. Carlo Calenda 11
7. Marco Minniti 10

Angelino Alfano quindi è primo per distacco, seguito dal neo premier e fino a dicembre ministro degli Affari Esteri e delle Cooperazioni Internazionali Paolo Gentiloni. Terza è risultata essere il ministro della Difesa Roberta Pinotti.

A completare questa speciale classifica sui voli di Stato, ci sono il ministro della Coesione Territoriale Claudio De Vincenti, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il nuovo ministro dell’Interno Marco Minniti.

Facendo un rapido calcolo, si può evincere come la flotta degli aerei di Stato sia praticamente ogni giorno in volo. Naturalmente, gli impegni istituzionali e i motivi di sicurezza ne impongono l’uso, ma il sentore è che spesso questo uso sia un po’ troppo disinvolto.

Alfano e la Sicilia

Emblematico è il caso di Angelino Alfano. Il leader dell’ormai prossimo allo scioglimento Ncd, nel periodo in questione da agosto a dicembre è stato ministro dell’Interno, mentre da dicembre è divenuto il titolare del ministero degli Esteri.

Due ruoli che sicuramente comportano un gran numero di spostamenti, che devono essere fatti anche nel migliore dei modi in termini di sicurezza. Questo però difficilmente spiegherebbe i 68 voli di Stato fatti da agosto, soprattutto poi i 27 verso la Sicilia.

Angelino Alfano è di Agrigento, con la Sicilia che da sempre è un suo fortino elettorale e a cui il ministro tiene molto. I voli di Stato sono autorizzati per motivi istituzionali, ma spulciando tra le corte sembrerebbe che in occasione di queste trasferte volanti non sempre ce ne fossero.

Spesso infatti si è trattato di rapidi soggiorni siciliani in occasioni di periodi di vacanza, quando leggendo le agenzie di quei giorni sembrerebbero non esserci stati in programma impegni istituzionali.

Altre volte invece, Alfano si è recato in Sicilia per presenziare ad eventi che sembrerebbero essere più politici che istituzionali, come possono essere dei convegni del Ncd sul Referendum Costituzionale del 4 dicembre.

In un periodo dove spesso tanto si critica la famigerata antipolitica, il presunto abuso di servizi che dovrebbero essere esclusivamente istituzionali sicuramente non favorisce quel riavvicinamento tanto auspicato tra i cittadini e la classe politica.

Se si vuole veramente iniziare a ricucire questo strappo che da tempo si è creato, sarà necessario un “cambio di rotta” negli atteggiamenti, termine questo mai più appropriato come in questo caso.