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Ultime notizie pensioni: cosa cambia per le donne nel 2018?

martedì 2 gennaio 2018, di Alessandro Cipolla

Ultime notizie pensioni: dopo l’approvazione della tanto agognata, oltre che discussa, riforma, l’arrivo di questo 2018 ha portato con sé anche numerose novità in materia previdenziale, specie per le donne.

Oltre alla modifica del calendario dei pagamenti e agli aumenti per l’applicazione della perequazione automatica, le ultime notizie pensioni per quanto riguarda le donne hanno portato a degli importanti cambiamenti in materia di età pensionabile e di Ape Social.

Ultime notizie pensioni: cosa cambia per le donne?

Quando nei mesi scorsi si è dovuto trattare, a lungo, per imbastire la riforma delle pensioni, che è stata approvata poco prima di Natale all’interno della legge di Bilancio 2018, spesso si è parlato della necessità di inserire nel testo misure in favore delle donne.

Alla fine del lungo tira e molla tra governo e sindacati, con quest’ultimo fronte che poi nel momento di ratificare gli accordi si è spaccato dopo lo strappo della Cgil che non ha firmato, per le lavoratrici il bilancio è in chiaroscuro.

Per prima cosa c’è da sottolineare come il 2018 sia l’anno in cui prende il via il meccanismo di innalzamento dell’età pensionabile previsto dalla riforma Fornero. In questo primo step però sono interessate soltanto le donne, che dal 1 gennaio andranno in pensione di anzianità a 66 anni e 7 mesi come gli uomini.

Un incremento di un anno quindi per le donne che lavorano nel settore privato, l’asticella fino al 31 dicembre era fissata a 65 anni e 7 mesi, mentre per le lavoratrici autonome si tratta di dover aspettare 6 mesi in più visto che potevano prima ritirarsi dal mondo del lavoro a 66 anni e 1 mese.

Dal 2019 poi, a meno di improbabili e costosi ripensamenti, l’età pensionabile aumenterà per tutti a 67 anni, per passare a 67 anni e 3 mesi nel 2021 con l’innalzamento che poi sarà di due mesi ogni due anni.

Le buone notizie per le donne però arrivano dal fronte dell’Ape Social. Alla fine infatti è passato lo sconto riservato alle lavoratrici per accedere all’anticipo pensionistico pari a un anno per ogni figlio, anche adottato, fino a un massimo di due anni.

Non ci sono invece nella riforma ultime notizie pensioni per quanto riguarda Opzione Donna. Non è servito neanche uno sciopero della fame a staffetta, oltre che diversi emendamenti ad hoc, a far cambiare idea al governo nonostante in cassa ci fosse ancora un buon gruzzoletto che finora non era stato utilizzato.

Le altre novità del 2018

Appurato cosa cambierà nello specifico per le donne in questo 2018, diamo uno sguardo allora anche a tutte le altre novità in materia previdenziale che sono entrate in vigore dal 1 gennaio.

Per prima cosa è cambiato il calendario dei pagamenti delle pensioni. Dal nuovo anno infatti tutti gli assegni che riguardano l’Inps verranno saldati il primo giorno bancabile del mese. Ecco dunque quando sarà possibile incassare il dovuto nei prossimi dodici mesi.

  • Gennaio - mercoledì 3 per Poste italiane e per gli altri istituti di credito
  • Febbraio - giovedì 1 per Poste Italiane e per gli altri istituti di credito
  • Marzo - giovedì 1 per Poste italiane e per gli altri istituti di credito
  • Aprile - martedì 3 aprile per Poste Italiane e per gli altri istituti di credito
  • Maggio - mercoledì 2 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
  • Giugno - venerdì 1 per Poste Italiane e per gli altri istituti di credito
  • Luglio - lunedì 2 per Poste Italiane e per gli altri istituti di credito
  • Agosto - mercoledì 1 per Poste Italiane e per gli altri istituti di credito
  • Settembre - sabato 1 per Poste Italiane e lunedì 3 per gli altri istituti di credito
  • Ottobre - lunedì 1 per Poste Italiane e per gli altri istituti di credito
  • Novembre - venerdì 2 per Poste Italiane e per gli altri istituti di credito
  • Dicembre - sabato 1 per Poste Italiane e lunedì 3 per gli altri istituti di credito

Oltre alla data, questo 2018 ha portato buone notizie anche per la consistenza degli assegni. Grazie allo sblocco quest’anno della perequazione automatica, che allinea l’importo all’aumento dell’inflazione, ci saranno degli aumenti che saranno al massimo dell’1,1%.

  • Pensioni fino a 1.505,67 tasso +1,1%
  • Pensioni fino a 2.007,56 tasso +1,045%
  • Pensioni fino a 2.509,45 tasso +0,825%
  • Pensioni fino a 3.011,34 tasso +0,55%
  • Pensioni oltre i 3.011.34 tasso 0,485%

Per esempio quindi le pensioni minime passeranno da 501,89 euro lordi al mese a 507,41 euro lordi. L’aumento quindi è di 5,52 euro che moltiplicato per le 13 mensilità spettanti fanno in totale un incremento di 71,76 euro.

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