Home > Altro > Archivio > Dichiarazioni fiscali: qual è il termine per la conservazione elettronica?
Dichiarazioni fiscali: qual è il termine per la conservazione elettronica?
martedì 30 gennaio 2018, di
Conservazione elettronica delle dichiarazioni fiscali 2017: l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 9/E del 29 gennaio 2018 fornisce dei chiarimenti in merito al termine da rispettare.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate arrivano in seguito al quesito di un istante che chiede se per la conservazione elettronica delle dichiarazioni fiscali, debba essere considerata come data di riferimento per l’individuazione del termine di scadenza l’anno di presentazione della dichiarazione, ovvero l’anno del periodo di imposta a cui si riferisce la dichiarazione medesima.
L’Agenzia prima di rispondere al suddetto quesito ha ricordato che con la risoluzione n. 46/E del 10 aprile 2017, era già stato chiarito che la conservazione dei documenti informatici, ai fini della rilevanza fiscale, deve essere eseguita entro il terzo mese successivo al termine di presentazione delle dichiarazioni annuali.
Vediamo di seguito nel dettaglio i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate in merito al termine per la conservazione elettronica delle dichiarazioni fiscali.
Termine conservazione elettronica delle dichiarazioni fiscali
La società ritiene che il termine entro cui concludere il processo di conservazione (tre mesi dal termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa ai dati di esercizio), vada calcolato considerando l’anno in cui la dichiarazione è stata prodotta e trasmessa telematicamente all’Agenzia delle entrate.
Così, ad esempio, secondo il parere della società istante, nel caso della dichiarazione relativa ai redditi 2016, "Redditi 2017- SC":
- termine di presentazione della dichiarazione: 31 ottobre 2017 (caso di esercizio coincidente con l’anno solare);
- anno di trasmissione telematica: 2017;
- termine di conservazione della predetta dichiarazione dei redditi (relativa all’esercizio 2016 "Redditi 2017- SC" e trasmessa nel periodo 2017): 31 gennaio 2019.
Il parere dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate prima di rispondere al quesito posto dall’istante ricorda che con la risoluzione n. 46/E del 10 aprile 2017, è stato chiarito che la conservazione dei documenti informatici, ai fini della rilevanza fiscale, deve essere eseguita entro il terzo mese successivo al termine di presentazione delle dichiarazioni annuali, da intendersi, in un ottica di semplificazione e uniformità del sistema, con il termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
Quindi un contribuente con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare 1° gennaio 2016 - 31 dicembre 2016) concluderà il processo di conservazione di tutti i documenti rilevanti ai fini fiscali (documenti IVA e altri documenti) al più tardi entro il 31 dicembre 2017.
La scadenza per la conservazione dei documenti fiscali 2017 viene tuttavia rinviato al 31 gennaio 2018 in ragione del differimento al 31 ottobre dell’ordinario termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
Ciò posto, si evidenzia che, nel caso specifico, in cui oggetto di conservazione sono i modelli dichiarativi, comunicativi e di versamento, per il calcolo del termine di scadenza per la conservazione occorre fare riferimento all’anno di produzione e trasmissione del documento.
Così, ad esempio, per la dichiarazione annuale dei redditi 2017 (anno d’imposta 2016), essendo un documento formatosi nel corso dell’anno 2017, il termine di scadenza per la relativa conservazione coinciderà con il terzo mese successivo al termine di presentazione delle dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2017, ossia il 31 gennaio 2019.
Per ulteriori informazioni i lettori possono consultare la risoluzione n. 9/E del 29 gennaio 2018 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate allegata di seguito.