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Sviluppi manovra: la Commissione è in crisi ma ci sono nuovi ritocchi
domenica 2 dicembre 2018, di
Ebbene sì, grido agli "sviluppi manovra", infatti nonostante la Commissione sul bilancio fosse in una fase di stallo, sono state apportate delle modifiche. Sono 56 i ritocchi presentati e proprio per questo si rischia un rinvio a mercoledì 5 dicembre.
Al momento la Commissione si è presa una pausa per ragionare, ma riprenderanno i lavori dall 14,00 alle 19,00 per poi ripresentarsi lunedì alle 10, con lo scopo di votare il mandato al relatore entro martedì alle ore 14,00 e avviare la discussione generale nell’Aula di Montecitorio mercoledì alle 12,00.
Questo è il programma che è stato stabilito per evitare la procedura di infrazione, ma vediamo quali sono questi ritocchi presentati dalla commissione.
Sviluppi manovra: le modifiche apportate
Sono 56 i ritocchi presentati dalla Commissione del bilancio dopo un notevole ritardo da parte di 12 relatori.
Quindi sono molte le proposte che vorrebbero essere messe in atto, in particolare emergono dettagli sulla deducibilità Imu sugli immobili strumentali ai fini del reddito d’impresa e del reddito dei professionisti.
Per questa operazione sono stati messi a disposizione 290,3 milioni di euro per il 2020 e 166,9 milioni di euro per il 2021. Ciò è stato possibile grazie alla riduzione del fondo per l’attuazione del programma di governo al quale il Ddl di bilancio destina 430 milioni l’anno per il prossimo biennio.
Per quanto riguarda la riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie sale a 100 milioni di euro l’anno, per il 2010 e il 2021, il fondo previsto.
Un altro ritocco riguarda la norma antielusiva per evitare strane strategie di licenziamenti col fine di ottenere la riduzione del carico fiscale, così da essere idoneo alla nuova flat tax al 15% riconosciuta alle partite Iva con ricavi o compensi fino a 65mila euro.
A tal proposito viene previsto che tra i soggetti esclusi dall’imposta sostitutiva rientrano anche le persone subordinate a dei datori per cui lavorano o hanno lavorato nei due anni d’imposta precedenti.
Infine si emerge anche una proroga per il Superenalotto, il concessionario potrà gestire il gioco numerico nazionale fino alla nuova aggiudicazione non oltre il 30 settembre 2019.