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Sondaggi politici elettorali: sale il Pd, Bersani fuori dal Parlamento?
giovedì 13 aprile 2017, di
Sondaggi politici elettorali: cresce il Partito Democratico ma il Movimento 5 Stelle è sempre il primo partito in Italia, crisi per il Movimento Democratici e Progressisti di Pier Luigi Bersani che crolla negli indici di gradimento e al momento sarebbe fuori dal Parlamento.
Una situazione di grande equilibrio e incertezza è quella fotografata dal sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto Lorien Consulting, con le tre maggiori forze del paese che sono tutte vicine al 30%.
Per quanto riguarda i partiti che puntano tutto sul superamento della fatidica soglia del 3% per entrare in Parlamento, scende in maniera pericolosa Fratelli d’Italia anche se galleggia ancora sopra l’asticella, così come Alternativa Popolare e Sinistra Italiana.
Molto male invece il Movimento Democratici e Progressisti di Pier Luigi Bersani, che secondo il sondaggio sarebbe sotto la soglia di sbarramento e quasi appaiato nelle intenzioni di voto al Campo Progressista di Giuliano Pisapia.
Sondaggi politici elettorali: sale il Pd
Nel suo mensile sondaggio politico elettorale l’istituto Lorien Consulting ci consegna un’Italia divisa in tre blocchi: centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle. L’area centrista di fatto è quasi del tutto scomparsa.
Il Movimento 5 Stelle scende nei consensi rispetto a marzo, ma rimane comunque ben saldo come primo partito del paese: anche gli altri sondaggi indicano i pentastellati in leggera flessione, ma può essere anche un fattore fisiologico dopo la grande crescita delle scorse settimane.
Il Partito Democratico invece inizia a risalire la china dopo il tonfo del mese scorso. Il Movimento 5 Stelle ora non sembrerebbe essere più così lontano, con una vittoria di Renzi alle primarie che potrebbe dare un ulteriore slancio al partito.
Il centrodestra unito comunque sarebbe al momento in testa. Questo grazie in particolare alla forte crescita di Forza Italia, che compensa la flessione di Fratelli d’Italia che fa registrare un sostanzioso calo.
Grande crisi per il Movimento Democratici e Progressisti: dopo il buon esordio, Bersani e i suoi hanno perso molti consensi e al momento sarebbero fuori dal Parlamento, dove invece riuscirebbe ad entrare Sinistra Italiana.
Vediamo allora nel dettaglio le percentuali assegnate a ciascun partito dal sondaggio politico elettorale effettuato dall’istituto Lorien Consulting, indicando tra parentesi la variazione rispetto la stessa indagine condotta a marzo.
- Movimento 5 Stelle 29,2% (-0,3%)
- Partito Democratico 27,4% (+0,4%)
- Lega Nord 14% (+0,1%)
- Forza Italia 12,6% (1,3%)
- Fratelli d’Italia 3,4% (-0,6%)
- Alternativa Popolare 3,1% (+0,3%)
- Sinistra Italiana 3,1% (+0,4%)
- Movimento Democratici e Progressisti 2,6% (-0,6%)
- Campo Progressista 2,3% (-0,5%)
Anche secondo questo sondaggio al momento non ci sarebbe nessuna possibile maggioranza, a meno di una alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega Nord oppure tra Partito Democratico, Forza Italia e Alternativa Popolare.
Sondaggi politici elettorali: la crisi di Bersani
Analizzando le percentuali sciolinate dal sondaggio politico elettorale condotto dall’istituto Lorien Consulting, colpisce la forte crescita fatta registrare da Forza Italia, il partito che nell’ultimo mese sarebbe cresciuto maggiormente.
Quando sente odore di campagna elettorale, Silvio Berlusconi serra le fila dei suoi e alla fine riesce sempre a piazzare la zampata. Anche se non è più forte come anni fa, Forza Italia alle prossime elezioni giocherà un ruolo decisivo.
L’altro dato interessante è il paventato crollo del Movimento Democratici e Progressisti, che al momento sarebbe fuori dal prossimo Parlamento. Un trend negativo costante quello del partito di Bersani nelle ultime settimane.
La decisione di dire addio al Partito Democratico si sta rivelando alla fine scellerata. Per prima cosa agli scissionisti manca un leader con cui la gente possa identificarsi. Speranza non sembrerebbe avere tale caratura, mentre Bersani o D’Alema rappresentano per molti la vecchia politica.
Dal punto di vista dell’attività parlamentare poi, vivono in una sorta di limbo. Sono nella maggioranza ma come possono fanno dispetti al Partito Democratico, un comportamento che di sicuro non accresce la stima degli elettori.
In Francia Jean-Luc Mélenchon prese anni fa una decisione simile, abbandonando il Partito Socialista e fondando il suo partito di sinistra che però ha preso le distanze dal governo Hollande.
Il risultato è che ora nei sondaggi sulle elezioni in Francia Mélenchon ha compiuto una rimonta straordinaria e spera di poter arrivare al ballottaggio, mentre il candidato dei socialisti Benoit Hamon non arriva neanche al 10%.
L’unica soluzione in questo momento per Bersani è riunire sotto lo stesso tetto il suo Movimento Democratici e Progressisti, Sinistra Italiana e Campo Progressista, puntando come leader su Pisapia o Fratoianni.
Anche se ancora è presto per i processi, questi sondaggi sono dei campanelli d’allarme per Bersani, dei chiari segnali di come fino a questo momento il suo partito abbia sbagliato su tutti i fronti. L’unica cosa positiva per gli scissionisti è che, visto il voto nel 2018, di tempo per rimediare anche ce n’è molto.