Sei un genitore? Ci sono bonus fino a 10.645 euro l’anno per figlio

Patrizia Del Pidio

25/04/2024

26/04/2024 - 08:25

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I contributi statali che spettano ai genitori sono molteplici e possono arrivare fino a 10.645 euro l’anno per ogni figli. Vediamo quali sono e che requisiti sono necessari.

Sei un genitore? Ci sono bonus fino a 10.645 euro l’anno per figlio

Sei un genitore? Forse non lo sai, ma ci sono bonus statali che arrivano fino a 10.645 euro l’anno per ogni figli. Sembra una cifra molto alta, ma i sostegni statali per i figli sono moltissimi e se si riesce a rientrare nei requisiti per averli tutti, si arriva a questo importo annuo.

Questi benefici, messi in campo dallo Stato, servono a sostenere i genitori economicamente nella crescita e nell’educazione dei figli. Lo scopo di alcuni di questi bonus è quello di incrementare le nascite (che in Italia sono sempre meno) e visto che avere un figlio è una spesa che non tutti pensano di potersi permettere, le agevolazioni statali servono proprio a togliere, in parte, il peso economico che avere un figlio comporta.

Sommandole si ottiene una cifra che, anche se non permette di ammortizzare del tutto le spese che si sostengono per i figli, sicuramente aiuta. Vediamo tutti i bonus, le agevolazioni e gli sconti che spettano quando si decide di avere un figlio.

Assegno unico, fino a 5.433,4 euro l’anno

Iniziamo con il beneficio più corposo che entra nelle tasche dei genitori sotto forma di erogazione economica mensilmente: l’assegno unico per i figli. L’importo base per chi ha un Isee fino a 17.090,61 euro è pari a 199,4 euro che corrisponde, per una annualità a 2.392, 8 euro per ogni figlio.

Se il figlio in questione non ha compiuto l’anno, però, l’importo mensile è maggiorato del 50% e arriva, quindi, a 299,1 euro al mese per una erogazione annua pari a 3.589,2 euro. La stessa maggiorazione spetta fino al compimento dei 3 anni nel caso nel nucleo familiare siano presenti almeno tre figli minori (e si applica su tutti i figli che non hanno compiuto i tre anni).

Se entrambi i genitori, poi, sono percettori di reddito da lavoro è prevista una maggiorazione pari a 34,10 euro al mese, che annualmente comporta un aumento di 409,2 euro. Se, quindi, entrambi i genitori hanno reddito e hanno un Isee fino a 17.090,61 euro con un figlio di meno di un anno (o con almeno tre figli di cui ameno uno con meno di 3 anni), l’importo annuo dell’assegno unico è pari a 3.998,2 euro.

Se il figlio minore di un anno, di entrambi i genitori che hanno reddito con Isee entro la soglia minima, è anche disabile e non autosufficiente spetta anche una maggiorazione di 119,60 euro al mese che si somma alle precedenti portando, di fatto, l’assegno unico annuo a valere 5.433,4 euro l’anno.

Bonus asilo nido, fino a 3.600 euro l’anno

Un altro importante beneficio che spetta ai genitori nel 2024 è il bonus asilo nido. Quest’anno l’agevolazione arriva fino a 3.600 euro nel caso di secondo figlio. Il bonus è corrisposto in base all’Isee e l’importo annuo può variare nel seguente modo:

  • 3.000 euro per chi ha Isee fino a 25.000 euro;
  • 2.500 euro per Isee da 25.000 a 40.000 euro;
  • 1.500 euro per Isee oltre i 40.000 euro.

Una novità di quest’anno prevede che l’importo spettante sia maggiorato dal secondo figlio in poi (se nato a partire dal 2024), se nel nucleo familiare, però, c’è anche un altro figlio che non ha ancora compiuto i 10 anni. In questo caso l’importo annuo spettante è pari a:

  • 3.600 euro per chi ha Isee fino a 25.000 euro;
  • 3.100 euro per Isee da 25.000 a 40.000 euro;
  • 1.500 euro per Isee oltre i 40.000 euro.

Da notare che il bonus asilo nido può essere tranquillamente cumulato con l’assegno unico e per chi ha un Isee entro i 17.090,61 euro, con almeno tre figli, di cui almeno uno con età inferiore a 3 anni (disabile e non autosufficiente) e almeno un altro con meno di 10 anni, l’importo annuo spettante cumulando le due misure è pari a 9.033,4 euro. Questa, appunto, è la cifra massima che spetta nel caso ci sia diritto all’importo maggiore possibile dell’assegno unico e all’importo massimo del bonus nido.

Assegno maternità dei Comuni

Per le donne che durante la gravidanza non hanno avuto copertura assicurativa e contributiva (disoccupate o con impieghi che non prevedono copertura contributiva) è previsto l’assegno di maternità erogato dai Comuni, visto che la donna non ha diritto all’indennità di maternità Inps. Il limite Isee per poter accedere a questo beneficio economico è fissato a 20.221,13 euro e l’importo che spetta è di 404,17 euro per cinque mensilità. Il beneficio totale che si ottiene è pari a 2.020,85 euro per ogni figlio.

L’assegno di maternità dei Comuni si può cumulare con l’assegno Unico e con il bonus asilo nido, ma bisogna evidenziare che nel caso dell’assegno unico bisogna considerare che se spetta l’assegno di maternità sicuramente non c’è diritto alla maggiorazione per entrambi i genitori titolari di reddito. Il beneficio massimo ottenibile dall’assegno unico annualmente, quindi, è di 5.024,2 euro che sommato al bonus asilo nido massimo (3.600 euro) e all’assegno di maternità dei Comuni (2.020,85 euro), porta l’importo massimo che si può percepire per ogni figlio a 10.645,05 euro l’anno.

I bonus per i figli più «grandi»

Se quelli visti fino a ora sono benefici economici destinati alle famiglie con figli piccoli (assegno di maternità e bonus asilo nido nello specifico), è bene pensare che esistono anche sostegni economici e bonus destinati ai figli più grandi, quelli che frequentano la scuola.

Il genitore può contare, infatti, sulle detrazioni delle spese di istruzione: sconto dall’Irpef al 19% su una spesa massima di 800 euro l’anno che si traduce in un beneficio economico di 152 euro per ogni bambino o ragazzo che frequenta la scuola.

Un’altra detrazione che spetta ai genitori è quella per lo sport dei figli con età compresa tra 5 e 18 anni. Si tratta sempre di una detrazione al 19% su una spesa massima di 210 euro l’anno per ogni figlio, che si traduce in uno sconto dall’Irpef pari a 39,90 euro.

Sempre sulla stessa tipologia rientra anche il bonus musica che permette di avere una detrazione al 19% sulla spesa sostenuta per la frequenza di scuole di musica, bande o cori (fino a un tetto massimo di 1.000 euro) per i figli con età compresa tra i 5 e i 18 anni che appartengono a nuclei familiari con Isee non superiore a 36.000 euro.

Gli altri benefici economici per i figli

Quello sopra raggiunto è l’importo massimo ottenibile l’anno per ogni figlio. Ci sono anche altri benefici che sono erogati per figli, ma per averne diritto viene meno qualche altra agevolazione già citata e le tre che abbiamo illustrato fino a ora sono sicuramente le più ricche.

Al lavoratore possono spettare anche le detrazioni per il figlio a carico, ma in questo caso significa che il figlio ha compiuto i 21 anni e non c’è più il diritto all’assegno unico (e vista l’età neanche al bonus nido e all’assegno di maternità dei Comuni che spetta, appunto, al momento della nascita).

Stesso discorso vale per il bonus cultura di 500 euro che viene riconosciuto a chi ha compiuto i 18 anni: in questo caso, però, non spetta più l’assegno unico pieno (e tanto meno spettano le maggiorazioni del 50%) e allo stesso tempo non spetta il bonus nido e l’assegno di maternità. Gli importi massimi dei benefici per i figli, come è intuibile, sono riconosciuti tutti nei primi anni di vita della prole.

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