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Sciopero della scuola, 8 gennaio 2018: ritorno dalle vacanze a rischio

venerdì 29 dicembre 2017, di Simone Micocci

Il primo sciopero della scuola del 2018 non tarderà ad arrivare: l’Anief e altri sindacati di categoria infatti hanno fissato la prima protesta del nuovo anno nel primo giorno di rientro dalle vacanze di Natale: lunedì 8 gennaio.

Lo sciopero metterà a rischio particolarmente la ripresa delle lezioni nelle scuole primarie e d’infanzia poiché alla base della protesta c’è la sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso il diploma magistrale dai titoli abilitanti all’insegnamento. Ed è proprio in queste scuole che sono impiegati molti degli insegnanti interessati dalla sentenza, i quali adesso rischiano anche di perdere il posto raggiunto dopo molta fatica.

La decisione del Consiglio di Stato infatti porterà all’esclusione dalle Graduatorie ad Esaurimento di coloro che hanno conseguito il diploma magistrale entro il 2001/2002. Ecco perché i sindacati subito dopo la sentenza hanno programmato con urgenza uno sciopero della scuola, dove tra l’altro ci saranno proteste per il ritardo che sta caratterizzando le trattative per il rinnovo del contratto.

Ad aderire alla protesta di lunedì 8 gennaio comunque saranno per la maggior parte i docenti - supplenti, ma anche di ruolo - delle scuole d’infanzia ed elementari, per i quali la sentenza della plenaria del Consiglio di Stato rimette in discussione il loro futuro professionale.

Sciopero della scuola 8 gennaio 2018

La maggior parte delle scuole elementari italiane non garantisce il regolare svolgimento delle lezioni per la giornata di lunedì 8 gennaio 2018. C’è la concreta possibilità quindi che il rientro dalle vacanze di Natale per molti alunni italiani venga posticipato di un giorno.

Sono decine di migliaia infatti i docenti assunti alle materne e alle elementari per merito di un diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 che dopo la sentenza del Consiglio di Stato non è considerato più un titolo abilitante all’insegnamento.

Oggi più che mai, quindi, il futuro di questi insegnanti è incerto: per farsi portavoce dei loro diritti i sindacati Anief, Saese e CUB Scuola hanno proclamato lo sciopero dell’8 gennaio, dandosi appuntamento nelle più importanti piazze del Paese.

Nel dettaglio, i presidi ci saranno a Roma - davanti agli uffici del MIUR di Viale Trastevere - a Milano (Ufficio scolastico regionale della Lombardia, Via Polesine 13), a Torino (Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Corso Vittorio Emanuele II 70), Bari (Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia in Via Sigismondo Castromediano 12), Cagliari (Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, Piazza Galileo Galilei 3) e Palermo (Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Via G. Fattori 60).

Il rientro dalle vacanze sarà a rischio specialmente per gli alunni delle scuole delle suddette città, e delle zone limitrofe, ma anche nel resto d’Italia si preannuncia un’elevata adesione alle proteste visto il numero notevole di diplomati magistrale che in questi anni grazie al loro titolo sono riusciti ad ottenere un incarico.

Perché i diplomati magistrale scioperano

Per il Consiglio di Stato il diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 non è abilitante all’insegnamento. Una sentenza storica in contrasto con altre sette pronunce precedenti le quali avevano stabilito esattamente l’opposto.

I diplomati che aspettavano il loro definitivo riconoscimento quindi sono rimasti sorpresi e delusi dalla pronuncia del Consiglio, la quale adesso mette a serio rischio il prosieguo della loro carriera professionale.

C’è il rischio concreto infatti che i Tribunali appellandosi a quanto stabilito dal Consiglio decidano di cancellare i suddetti insegnanti dalle GaE, assegnandoli alle Graduatorie d’Istituto. E quegli insegnanti che nel frattempo hanno stipulato con riserva un contratto a tempo indeterminato - superando anche l’anno di prova - potrebbero trovarsi nuovamente senza un posto fisso.

I sindacati che hanno proclamato lo sciopero auspicano una soluzione politica, pur consapevoli che questa non arriverà prima della prossima legislatura. L’importante comunque è dare un segnale fin da subito: lo sciopero dell’8 gennaio 2018 è il primo, ma siamo certi che fino a quando non verrà individuata una soluzione condivisa i diplomati magistrale continueranno la loro battaglia contro le istituzioni per far valere il proprio diritto.

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