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Rinnovo contratto Vigili del Fuoco, firma vicina: le cifre degli aumenti di stipendio
mercoledì 7 febbraio 2018, di
Il rinnovo del contratto dei Vigili del Fuoco sta per essere firmato; un’anticipazione riportata da Il Messaggero secondo cui i sindacati sono riusciti a far riconoscere ai VV.F. l’assegno di specificità, grazie al quale l’aumento di stipendio sarà correlato alla funzione e all’anzianità di servizio.
Come vedremo in maniera approfondita nel prosieguo dell’articolo, l’assegno di specificità avrà un peso maggiore con l’avanzare degli anni di servizio, portando l’aumento di stipendio a cifre più alte rispetto a quelle previste per le Forze Armate e di Polizia e per tutti gli altri dipendenti pubblici.
Dopo 28 anni di servizio, infatti, un Vigile del Fuoco guadagnerà circa 400€ in più rispetto a quanto riconosciuto oggi allo stesso ruolo. Aumenti di stipendio più bassi per i gradi inferiori e per i Vigili del Fuoco appena entrati in servizio, per i quali è previsto un aumento complessivo di circa 160€.
Se confermate queste cifre potrebbero soddisfare il personale dei Vigili del Fuoco, perché finalmente riconosciuta l’importanza del loro lavoro. È bene specificare comunque che si tratta di cifre calcolate al lordo, sulle quali quindi vanno sottratte le tasse.
Non tutti però sono soddisfatti delle cifre pubblicate in anteprima da Il Messaggero. Il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco - Conapo - infatti si è lamentato per le tabelle stipendiali presentate dall’amministrazione rilevando una mancata equiparazione con gli stipendi della Polizia di Stato.
Il gap tra le due si è ridotto - dal 10% al 40% - ma secondo Conapo i Vigili del Fuoco speravano di ricevere qualcosa in più dal rinnovo del contratto. A differenza di quanto vogliono far credere “alcuni venditori di fumo agli ignari colleghi”, infatti, se gli aumenti stipendiali saranno quelli anticipati in queste ore ci sarà ancora una “marcata differenza retributiva” rispetto ai pari grado della Polizia di Stato.
Chi ha ragione? I sindacati o l’amministrazione che nelle prossime ore presenterà le tabelle stipendiali sperando nel raggiungimento di un accordo? Scopriamolo analizzando le cifre degli aumenti stipendiali riconosciuti ai Vigili del Fuoco.
Aumenti di stipendi per i Vigili del Fuoco
Sono tre le voci sulle quali l’amministrazione è intervenuta per garantire ai VV.F. un aumento di stipendio “soddisfacente” e per andare incontro alle richieste dei sindacati:
- parte fissa della retribuzione;
- indennità di rischio;
- indennità di specificità.
La prima consiste nell’aumento di stipendio riconosciuto a tutti i dipendenti pubblici, pari al 3,48% della precedente retribuzione. L’indennità di rischio ammonta a 79,60€ indipendentemente dal ruolo e dall’anzianità di servizio.
A dipendere da questi due fattori invece è l’assegno di specificità che sarà riconosciuto con il rinnovo del contratto. L’importo di questo sarà infatti commisurato al ruolo e all’anzianità di servizio e avrà un peso sempre maggiore sullo stipendio del Vigile del Fuoco.
Nel dettaglio, gli aumenti di stipendio (calcolati al lordo) anticipati da Il Messaggero sono i seguenti:
- Vigile del Fuoco: 161,87€
- Vigile del Fuoco esperto con 14 anni di servizio: 228,87€;
- Vigile del Fuoco coordinatore con 28 anni di servizio: 288,34€;
- Capo Squadra con più di 25 anni di servizio: 309,07€;
- Capo Reparto con 22 anni di servizio: 323,73€;
- Sostituto Direttore Antincendi, capo esperto con 28 anni di servizio: 406,22€.
Come possiamo notare un Sostituto Direttore dei Vigili del Fuoco beneficerà di un aumento molto più alto rispetto a quello di un V.V.F. alla prima esperienza. Ciò dipende da due diversi fattori:
- dal momento che si applica un’aliquota fissa sulla retribuzione è normale che i vantaggi saranno maggiori per chi ha già uno stipendio più alto;
- effetto dell’assegno di specificità che aumenta con il passare degli anni.
Per capire meglio questo concetto ecco alcuni grafici grazie ai quali possiamo vedere l’incidenza delle varie voci sugli aumenti stipendiali dei Vigili del Fuoco.
Incidenza dell’indennità di specificità
Ad un Vigile del Fuoco che non ha ancora maturato 14 anni di servizio l’indennità di specificità non è riconosciuta. Ecco perché sull’ammontare totale dell’aumento stipendiale incidono in egual misura l’indennità di rischio (pari a 79,60€) e l’aumento della retribuzione fissa (82,27€).
Dopo i 14 anni di servizio ecco arrivare l’indennità di specificità, pari a 64,52€ lordi. Resta invariato l’importo dell’indennità di rischio che inevitabilmente con il passare degli anni perde di incidenza. 84,75€ lordi, invece, l’aumento della parte fissa dello stipendio.
Dopo aver maturato altri 14 anni di servizio (per un totale di 28) il Vigile del Fuoco riceverà 122,77€ di assegno di specificità. In calo il peso della parte fissa della retribuzione (che aumenta di 85,97€) così come l’indennità di rischio.
Ma la specificità è commisurata anche al ruolo; ecco perché un Capo Squadra con più di 25 anni di servizio ne riceve un importo pari a 138,77€. In questo caso quindi l’aumento di stipendio dipende per la quasi metà da questa nuova indennità (il 45%) mentre l’altra fetta se la spartiscono l’aumento stipendiale (90,70€) e l’indennità di rischio.
Discorso analogo per il Capo Reparto con più di 22 anni di servizio, al quale è riconosciuto un assegno di specificità di 150,38€, a fronte di un aumento complessivo pari a 323,73€.
Infine per il Sostituto Direttore Antincendi, capo esperto con 28 anni di servizio, l’incidenza dell’assegno di specificità sul totale dell’aumento (208,68€) supera persino il 50%. Indennità di rischio ridotta al 20%, mentre l’aumento di stipendio pari al 3,48% della retribuzione fissa è 117,93€.







