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Perché il petrolio ha perso il 3% in una settimana
venerdì 6 aprile 2018, di
Il prezzo del petrolio ha perso quota nel corso dell’ultima settimana, frenato da un mix di elementi che hanno riportato sia la quotazione del Brent che quella del Wti sui livelli di fine marzo.
Tra i timori principali per il greggio sicuramente quelli relativi a quella guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina che sta proseguendo ormai a suon di dazi reciproci.
Le ultime dichiarazioni del n°1 di Washington, pronto a raddoppiare le tariffe dai 50 miliardi inizialmente previsti a quota 100 miliardi di dollari, non hanno certamente aiutato il recupero delle quotazioni che in una sola settimana hanno perso circa il 3% del loro valore.
(Il prezzo del petrolio e le sue oscillazioni nel corso degli ultimi 5 anni)
Il peso di Trump sul prezzo del petrolio
Sia la quotazione del Brent che quella del Wti hanno perso ampio terreno nelle ultime sessioni e si stanno preparando per la loro peggior settimana dall’inizio del mese di marzo.
Come hanno fatto notare molti osservatori, l’ipotesi di guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina non ha avuto conseguenze soltanto sull’andamento del mercato azionario, ma sta impattando in maniera decisa anche sulle materie prime e sarà in grado di determinare nuovi potenziali effetti sullo stesso andamento del prezzo del petrolio.
Nonostante questo c’è ancora una larga parte di analisti convinta che la quotazione del greggio si manterrà ben impostata in virtù di un prossimo restringimento delle forniture, coadiuvato da un calo delle scorte già osservato nel corso della settimana che si sta per concludere.
Qualche giorno fa l’EIA ha riportato un tonfo di 4,6 milioni di barili. Il dato ha decisamente sorpreso le attese di un mercato convinto di osservare un nuovo incremento di 246.000 barili.
A sostenere il prezzo del petrolio, poi, dovrebbe essere ancora una volta lo squadrone composto dall’OPEC e dai suoi alleati, che si sono impegnati a tagliare la produzione fino alla fine del 2018. Qualcuno ha addirittura parlato di un nuovo accordo da estendersi per altri 10 o 20 anni.
In ogni caso, comunque, l’OPEC monitorerà con attenzione il riequilibrio del mercato e si assicurerà il buon andamento delle quotazioni. Al momento della scrittura, intanto, il prezzo del petrolio Brent sta scambiando in ribasso dello 0,34% su quota $68,1, mentre il Wti sta scendendo dello 0,36% su quota $63,26.