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Bonus 80 euro non sarà cancellato, ma trasformato: diventerà uno sconto fiscale
lunedì 13 agosto 2018, di
Nei giorni scorsi si è diffusa la voce - prontamente smentita dal Governo - della cancellazione del bonus 80 euro per lavoratori dipendenti, meglio conosciuto come bonus Renzi.
Come dichiarato da Di Maio quella della cancellazione degli 80€ è stata una vera e propria fake news; tuttavia nonostante la smentita c’è da dire che l’intenzione del Governo sembra essere quella di modificare il bonus Renzi trasformandolo in uno sconto fiscale.
La conferma è arrivata da fonti autorevoli del MEF; prima è stato il Ministro GIovanni Tria a dichiarare al Sole24Ore la necessità di rivedere il bonus Renzi per “ragioni di riordino tecnico”, annunciando poi la trasformazione da “esborso” a “riduzione fiscale”. Sempre Tria ha assicurato che nessuno perderà il diritto all’agevolazione con il passaggio dal vecchio al nuovo sistema.
Sulla questione poi è intervenuto il viceministro all’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, il quale ha dichiarato che con la trasformazione del bonus non ci saranno svantaggi per i lavoratori dal momento che “è molto meglio avere una riduzione strutturale delle tasse piuttosto che un bonus che resta sempre appeso”.
Insomma, anche se confermato il bonus Renzi subirà una notevole variazione rispetto ad oggi: non sarà più pagato in busta paga ogni mese (a coloro che hanno un reddito compreso tra gli 8.174 euro e i 24.600€), con un importo che si riduce progressivamente per i redditi compresi tra i 24.600€ e i 26.000€, bensì sarà corrisposto sotto forma di agevolazione fiscale.
Ma in che modo il bonus 80€ comporterà una riduzione delle tasse per i lavoratori? Maggiori informazioni in merito li avremo solamente nel mese di settembre, quando le discussioni sulla manovra fiscale entreranno nel vivo; tuttavia in quest’ultimi giorni sono emerse diverse indiscrezioni che ci aiutano a capire in che modo pur trasformando gli 80€ non ci sarà - almeno secondo quanto dichiarato dai maggiori esponenti del Governo - alcuno svantaggio per il lavoratore.
Nuove aliquote Irpef
Secondo le indiscrezioni uno dei punti più importanti della manovra fiscale che il Governo Conte, su proposta del Ministro dell’Economia Giovanni Tria, intende avviare è quello che prevede la riduzione delle fasce per il calcolo dell’aliquota Irpef. Nel dettaglio l’Esecutivo intende ridurre le attuali 5 fasce in 3, ovvero:
- redditi fino a 28mila euro: aliquota tra il 15% e il 25% (da decidere);
- redditi compresi tra i 28mila e i 75mila euro: aliquota tra il 26% e il 35% (da decidere);
- redditi superiori ai 75mila euro: 43% (com’è oggi).
Oltre alla riduzione delle aliquote Irpef, il Governo intende rivedere il sistema della tassazione per le famiglie, prevedendo delle agevolazioni fiscali come ad esempio la no tax area (per i redditi inferiori ad una certa soglia) e il quoziente familiare.
E il bonus Renzi?
In quest’ottica quindi il bonus Renzi potrebbe andare ad incrementare la detrazione per lavoro dipendente - applicata mensilmente in busta paga - aggiungendo 960€ l’anno per coloro che hanno un reddito inferiore alle soglie suddette; di conseguenza il lavoratore non avrebbe più 80€ liquidi da poter spendere ogni mese, bensì la garanzia di poter beneficiare di una detrazione di 960€ l’anno dalle imposte dovute.
Secondo gli esponenti del Governo ciò è persino meglio di quanto avviene oggi; ma cosa ne penseranno i lavoratori interessati? Ai posteri l’ardua sentenza.