Ministro Economia Tria: Europa non sembra in grado di fronteggiare rallentamento economia

L’Europa non si rende conto del rallentamento economico in corso nei suoi Stati membri e non sembrerebbe in grado di coordinare le politiche necessarie per fronteggiare la situazione. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nel corso di un incontro organizzato per la presentazione del Rapporto annuale della Fondazione Nord Est, a Padova.

Con le istituzioni europee che si apprestano ad avviare le procedimento di infrazione per il nostro Paese, il Ministro dell’Economia ha deciso di passare al contrattacco.

Rallentamento economa va affrontato con una politica comune

Quello del rallentamento della congiuntura, “rappresenta un problema europeo e va affrontato insieme, con una politica comune, non separatamente”, ha detto il titolare di via XX Settembre. "L’Europa siamo noi e lo sarà anche di più se dialoghiamo con convinzione per definire la strategia e governare le transizioni”. Si tratta di una fase, ha aggiunto, che “si deve inquadrare nei movimenti generalizzati di lungo periodo in tutta l’Eurozona” e il Vecchio continente “non sembra consapevole della situazione e sembra incapace di adottare politiche di contrasto al rallentamento economico".

Le indicazioni arrivate ieri dalla Germania, dove il Pil del terzo trimestre ha segnato un -0,2% mettendo a segno il dato peggiore degli ultimi cinque anni, rappresentano un ulteriore campanello d’allarme e le ricadute sul nostro Paese preoccupano l’esecutivo. “Si tratta di dati non incoraggianti, preoccupano i riflessi sull’economia italiana”.

“Risposta diversa ma non meno credibile”

Per il ministro la manovra messa a punto dal governo italiano "offre una risposta diversa dal passato ma non per questo meno solida e meno credibile". Per quanto riguarda le infrastrutture, “dobbiamo puntare a rilanciare opere diffuse sul territorio che rispondano a bisogni specifici” per “dotare tutti i territori italiani di una base su cui costruire la competitività".