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Medici, novità in arrivo: neo-laureati assunti fin da subito, ma pagati a gettone

mercoledì 4 gennaio 2017, di Simone Micocci

Medici, è in arrivo una rivoluzione: i giovani neo laureati specialisti in medicina saranno assunti fin da subito negli ospedali per smaltire le lunghe file di attesa.

Questa novità al momento riguarda la regione Piemonte che sta pensando di varare un piano sperimentale di questo tipo così da ridurre le liste di attesa della Sanità pubblica.

Tuttavia non è escluso che questo progetto venga esteso in tutta Italia così da permettere ai giovani medici laureati di mettere alla prova le competenze acquisite negli ultimi anni di Università e ai pazienti di poter essere visitati senza dover attendere diversi mesi.

Questo progetto è stato proposto dall’assessore della Regione Piemonte Antonio Saitta che ha pensato ad una collaborazione con l’Università degli Studi e con il direttore della scuola di medicina Ezio Ghigo.

L’accordo è ancora tutto da definire anche perché bisogna considerare che gli specialisti in medicina non sono ancora dipendenti della Sanità e quindi ci sono diversi aspetti amministrativi da considerare. Fatto sta che la proposta, che inizialmente verrà avviata in via sperimentale, è del tutto percorribile e tra qualche anno potrebbe essere adottata in tutta Italia.

Un progetto innovativo che faciliterebbe l’abbattimento delle liste di attesa grazie all’utilizzo di una forza di lavoro giovane e motivata. Vediamo nel dettaglio quali sono i punti fondamentali di questo progetto che potrebbe rivoluzionare l’intero sistema sanitario italiano.

Sanità: specialisti in medicina assunti per smaltire le liste di attesa

Il progetto della Regione Piemonte prevede l’utilizzo di 500 neo specializzati in medicina per smaltire le visite per cui i tempi di attesa sono alti. Le finalità di questo progetto sono duplici:

  • da una parte per gli specialisti si tratterebbe di un’importante occasione per mettere alla prova le conoscenze della disciplina studiata. Infatti, ad oggi nei primi anni dalla laurea la maggior parte dei neo specialisti si trovano a lavorare nelle guardie mediche, un’occupazione che oltre ad essere saltuaria non permette loro di mettere a frutto quanto imparato nel corso degli anni di Università;
  • permetterebbe di ridurre i tempi di attesa, che specialmente negli ultimi anni in Piemonte si sono allungati notevolmente. Tant’è che spesso capita di non rispettare gli standard fissati dal Ministero della Salute.

Ma per cosa verrebbero utilizzati i giovani specializzati? E soprattutto; come verranno pagati? Ecco la risposta.

Sanità, specialisti in medicina assunti fin da subito: ecco quali saranno le mansioni

I giovani laureati in medicina si occuperanno perlopiù di compiti ambulatoriali, ma nel caso in cui sul territorio venissero messe a disposizione le macchine necessarie potrebbero anche dedicarsi ad esami diagnostici.

Non verrà esclusa alcuna disciplina, ma sarà comunque l’assessorato a definire l’ambito per cui c’è la maggior priorità d’intervento. Ad oggi i settori “critici” per la Sanità del Piemonte sono diversi, come ortopedia, oculistica e allergologia. Ma i nuovi specializzati potrebbero essere di supporto anche per le visite chirurgiche, nei casi non particolarmente complessi.

Per loro è previsto un pagamento a gettone, ma il valore è ancora tutto da decifrare. Di questo e di altri aspetti amministrativi si discuterà nelle prossime settimane.

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