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Lavoro all’estero: un italiano su due preferisce la disoccupazione
mercoledì 4 ottobre 2017, di
Lavoro all’estero: non è poi così alto il numero di italiani entusiasta di cercare un’occupazione fuori dall’Italia.
Secondo un’indagine tracciata dall’Osservatorio Findomestic il rapporto degli italiani con il lavoro all’estero non è poi così scontato.
Il sondaggio realizzato dall’Osservatorio con Doxa mostra addirittura che quasi un lavoratore su due, ovvero il 46%, preferisce non allontanarsi da casa, seppur costretto a rimanere disoccupato o a dover rinunciare alla carriera.
Quali sono le motivazioni che spingono quasi la metà dei lavoratori a non cercare lavoro all’estero sacrificando la loro carriera, pur di rimanere in Italia?
Lo studio della Findomestic non analizza solo il rapporto tra italiani e occupazioni, ma più ambiti, che dimostrano un’Italia frammentata dai dislivelli qualitativi di alcuni lavori rispetto ad altri.
Vediamo insieme quali sono i dati forniti dall’Osservatorio Findomestic.
No al lavoro all’estero, gli italiani preferiscono rimanere disoccupati in Patria
Sebbene la fuga dei cervelli sia un tema delicato e parecchio a cuore al Governo, così come a Confindustria, che lo definisce “lo spreco del Paese”, non è detto che tutti i lavoratori siano disposti ad allontanarsi da casa per trovare lavoro.
Il 46% preferisce rimanere in Italia, con il rischio di non trovare un’occupazione o di doversi accontentare del proprio grado lavorativo.
Secondo il sondaggio dell’Osservatorio di Findomestic “la comodità e la vicinanza agli affetti prevalgono, dunque, sull’ambizione professionale”.
Solo due su dieci rinuncerebbero a vivere in Italia per fare il lavoro dei propri sogni all’estero.
Italiani troppo sognatori? In parte dipende anche dal fatto che per fortuna ad oggi tre italiani su quattro sono soddisfatti della vicinanza del proprio posto di lavoro, e probabilmente non risentono di alcun tipo disagio.
Il lavoro secondo gli italiani
E se meno di un mese fa l’indagine condotta da Intesa San Paolo calcolava che un buon 60% di italiani era soddisfatto del proprio stipendio, ora l’Osservatorio Findomestic dimostra che circa il 60% dei lavoratori ha pensato almeno una volta di cambiare lavoro, soprattutto la fascia tra i 35 e 44 anni.
Il 54% dei lavoratori inoltre, vorrebbe guadagnare, anche se ben il 76% si ritiene soddisfatto del proprio clima lavorativo.
Anche se a far da padroni alle volontà dei lavoratori italiani sono lo stipendio e la stabilità. Circa il 64% degli italiani lo reputa la variabile più importante, mentre il 42% ritiene fondamentale la stabilità.
In attesa che si consolidino presto lavori che possano garantire entrambe le variabili, le lavoratrici confidano invece in una flessibilità di orari, ritenendola il fattore più importante.