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Nuove proposte sul lavoro accessorio 2017: ecco il Ddl De Maria

lunedì 13 marzo 2017, di Vittorio Proietti

Le nuove proposte sul lavoro accessorio 2017 del Ddl De Maria riconsiderano l’applicazione impropria dei voucher INPS, divenuta sistemica e incoerente. L’abolizione dei buoni lavoro è esclusa, ma occorrono delle correzioni efficaci, persino sul nome.

Il 2017 ha visto alternarsi proposte di abrogazione tramite Referendum e conferme da parte del Governo, ma i voucher INPS per il lavoro accessorio restano in piedi dal momento che il legislatore non può mettere a rischio l’occupazione, i numeri parlano chiaro.

Il lavoro accessorio cresce in modo “patologico” e preoccupante, mentre i problemi sono diversi: lo stesso nome non corrisponde alla realtà, l’INPS fa da tramite ad un uso improprio dei buoni lavoro, occorrono nuovi termini di tempo e nuovi parametri di applicazione.

Vediamo a tal proposito cosa propone il Ddl del deputato Pd De Maria.

Nuove proposte sul lavoro accessorio 2017: ecco il Ddl De Maria

Il lavoro accessorio nel 2017 è oggetto delle nuove proposte del Ddl De Maria: i voucher INPS restano un’impalcatura provvisoria, eppure il loro uso è radicato e frequente, una forma di pagamento sistemica del tutto inaccettabile.

Le nuove proposte del Ddl De Maria partono quindi dal concetto stesso di lavoro occasionale: non essendo collegato ad un lavoro principale, i voucher INPS si configurano come l’unico sistema di pagamento per i lavoratori, incompatibile con la denominazione di lavoro accessorio.

I voucher INPS dovrebbero essere corrisposti a prestazioni discontinue di lavoro, o meglio “Prestazioni di lavoro occasionale di limitato importo”(art. 1). Un nuovo battesimo risolverebbe l’annoso problema di coerenza, senza conseguenze sull’occupazione.

Nuove proposte per il lavoro accessorio: durata e applicazione dei voucher INPS

Il Ddl De Maria sul lavoro accessorio “ribattezzato” passa in rivista anche l’applicazione dei pagamenti tramite voucher INPS: “occorre tornare alla Legge Biagi del 2003, i buoni lavoro vanno bene per i piccoli lavoretti, per studenti e baby sitter” (art. 2).

Tra le nuove proposte sul lavoro accessorio, tuttavia, ve n’è una più significativa delle precedenti: il Ddl De Maria propone un limite di 30 giorni per ciascun committente che dovrà rispettare il vincolo di 2 mila euro e potrà usufruire del lavoratore occasionale per poco più di 6 ore per 30 giorni (art. 3).

Inoltre, il lavoro accessorio pagato tramite voucher INPS dovrà essere regolato da una forma di contratto scritto e non dovrà essere sostitutivo dei lavoratori in sciopero.

Le nuove proposte del Ddl De Maria non sembrano scontate; la materia è delicata, visto il contesto occupazionale del 2017. Il limite temporale del lavoro accessorio potrebbe essere una proposta efficace, ma occorrerà seguire l’iter parlamentare e attendere ulteriori sviluppi.

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